Vincenzo Agostino: “Soldi e politica hanno divorato l’antimafia. Maria Falcone scenda dal piedistallo”

Un 23 maggio divisivo quello che è appena trascorso a Palermo. La giornata, momento istituzionale e storico per ricordare la Strage di Capaci e le morti di Giovani Falcone, Francesca Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, quest’anno si è trasformata in un momento di forti polemiche e contrasti. Dopo la polemica di Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, contro Maria Falcone, sorella di Giovanni, una nuova riflessione critica sull’antimafia che ricorda quel giorno è stata avanzata da Vincenzo Agostino, il papà di Nino, poliziotto ucciso da Cosa Nostra assieme alla moglie Ida nel 1989. 

Intervistato da Repubblica Palermo, Agostino ha dichiarato che quest’anno ha scelto di stare lontano da Palermo nella giornata del 23 maggio. La sua è una preoccupazione che investe tutto il grade operato dell’antimafia. “Sono amareggiato e preoccupato. La politica e i finanziamenti stanno fagocitando l’antimafia. Vorrei fare un appello a Maria Falcone: scenda dal piedistallo”.

Per Agostino ci sono più punti di non ritorno su questo tipo di attività. “Mi preoccupa che i riflettori si accendano solo un giorno, per una passerella ormai diventata un esercizio sterile, un palcoscenico per politici spesso impresentabili. E, poi, dal giorno dopo vengono dimenticate tutte le altre vittime della mafia. È necessario che venga fermato al più presto quel fiume di soldi che foraggia un pezzo di società civile. Attraverso i finanziamenti e cospicue concessioni la politica sta strumentalizzando pezzi di antimafia. Sono davvero preoccupato”. 

L’antimafia dovrebbe ripartire per Agostino da un vero coinvolgimento dei giovani. “Io, a 86 anni, continuo ad andare in giro per l’Italia. Incontro scuole e associazioni: i giovani hanno sempre domande importanti, solo loro dovrebbero stare sul palcoscenico, non certi politici che spesso sono proprio impresentabili. I politici in queste occasioni fanno le loro promesse, ribadiscono i loro spot e poi sono andati via. Non mi piace questa antimafia spettacolo”.