Caratù replica a Romani: “Avete sbagliato”

”Cristiano Romani, mio amico, non avendo argomentazioni plausibili sul suo comportamento in Consiglio Comunale, ha intrapreso l’ardua strada dell’arrampicatore sugli specchi, difatti utilizza la difesa degli stipendi dei lavoratori dell’a.s.e. come giustificazione della sua permanenza in Consiglio Comunale. Inoltre in alcuni post, ovviamente alludendo alla mia persona, chiede se un “leader locale del 3,21%” abbia visto il Consiglio Comunale di Verbania. Mi preme l’obbligo, per amore della verità, di precisare che un “leader locale del 3,21%” non deve seguire il Consiglio Comunale di Verbania, ma quello del suo paese. Mentre lui, grande leader nazionale di Forza Italia del 7,48% deve sicuramente seguire anche quelli di Verbania.

Sì, perché Forza Italia alle ultime elezioni comunali ha preso il 7,48%, nonostante sia un grande partito nazionale, nonostante nelle stesse elezioni fosse candidato un consigliere regionale uscente di Forza Italia. Mi sembra un risultato impietoso, pertanto chiederei a Cristiano Romani più rispetto verso quei 1000 elettori che hanno votato Manfredonia che funziona.

Inoltre, se Cristiano Romani avesse voluto approvare il bilancio a.s.e. che prevedeva una forte perdita di oltre 500000 euro, che ovviamente devono essere ripianati dai manfredoniani, avrebbe potuto semplicemente votare a favore del provvedimento. La sua presenza in aula, insieme ad altri, ha consentito di mantenere il numero legale e quindi l’approvazione del provvedimento. Io non ho visto tanto ardore nel difendere lo stipendi dei lavoratori della Sangalli, della Silac, dell’Ingenia ed altre. Forse sarebbe stato politicamente corretto riconoscere il proprio errore di valutazione e la sua scarsa conoscenza dei meccanismi del Consiglio Comunale, piuttosto che arrampicarsi agli specchi giustificando l’approvazione di un provvedimento, per molti aspetti anche illegittimo. Ricordo che l’a.s.e è una s.p.a. privata e come tale deve essere trattata. Pantalone non esiste più.”