Manfredonia Fc in crisi, ora la classifica diventa pericolosa

Soffia il freddo vento della crisi in casa sipontina, alla luce della sconfitta rimediata ieri sul campo (pessimo) dell’Atletico Orta Nova, squadra attrezzata e con la giusta dose di esperienza per dire la propria nel girone A di Prima Categoria pugliese. Una sconfitta senza attenuanti, arrivata nei primi minuti di gioco e che, a parte qualche lampo, ha evidenziato un Manfredonia FC in chiara difficoltà.

Un brusco stop che non da seguito al punticino conquistato col Canosa e che soprattutto continua a tenere in bilico la squadra allenata da Elia Gravinese, che non riesce a trovare il bandolo della matassa e per niente soddisfatto dell’andamento dei suoi ragazzi, forse ultimamente poco concentrati e dediti alla causa. Gruppo dalle enormi potenzialità ma del tutto inespresse, che di certo va rinforzato e urgentemente.

Probabilmente fino a questo momento si sta pagando lo “scotto” del salto di categoria e la convinzione di avere una squadra pronta ad una categoria superiore, la Prima, molto più vicina ad una Promozione che altro. Scelte e valutazioni che, fino a questo momento, si sono rivelate errate, alla luce dei risultati e dell’inconfutabilità dei numeri. La classifica è deficitaria e bisognerà intervenire subito sul mercato per cercare di rimediare, salvando la stagione e disputando un girone di ritorno degno.
Il portiere classe ’98 Luca Armiento (ex Manfredonia Calcio) dovrebbe essere il primo di una serie di “rinforzi” individuati dal club del presidente Mirko Di Fiore, tutt’altro che soddisfatto dei blues fino a questo momento. “Ci aspettavamo un inizio di stagione diverso ed invece la situazione è tutt’altro che rosea. Siamo consapevoli degli errori commessi, per lo più di inesperienza ed ora abbiamo tutti quanti il dovere di salvare la categoria. Per farlo però – prosegue il numero uno del club sipontino – c’è la necessità di intervenire prepotentemente sul mercato, consapevoli che non sarà facile trovare ragazzi pronti. Ecco perché ascoltiamo tutti, puntando però su chi ha davvero voglia di mettersi in gioco, dimostrando impegno e serietà. Probabilmente abbiamo sopravvalutato qualcuno dei nostri tesserati, pensando che potessero essere pronti al “salto” ed invece ci sbagliavamo. Adesso pensiamo a porre rimedio ed invertire la rotta, il prima possibile”.