Salute e Benessere

Epatite tra bambini, cosa sappiamo fino ad ora

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Sono ancora in corso le ricerche per capire quali possano essere i fattori che hanno provocato i casi di epatite che in questi giorni stanno mettendo in allarme la comunità.

Tra le varie ipotesi vi è stata anche quella che collegava i recenti fenomeni e i vaccini, subito smentita dai ricercatori. “Al momento non ci sono elementi che suggeriscono una connessione tra le epatiti acute infantili e la vaccinazione – sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) – anzi diverse considerazioni porterebbero ad escluderla”.

I sintomi? Problemi gastro-intestinali tra cui dolore addominale, diarrea e vomito, quasi sempre senza febbre.

L’ISS smentisce la correlazione con i vaccini per la Sars-Cov2: ” In ogni caso l’adenovirus contenuto nei vaccini a vettore adenovirale anti Sars-Cov-2 utilizzati in alcuni Paesi (in Italia AstraZeneca e Janssen), è geneticamente modificato in modo da non replicare nelle cellule del nostro organismo – precisa l’Iss -. Allo stato attuale delle conoscenze quindi, non sembrano biologicamente possibili i fenomeni di ricombinazione tra adenovirus circolanti e ceppo vaccinale. Questi infatti presuppongono il rimescolamento di geni tra virus mentre questi si moltiplicano, ma questo non è possibile per il vettore utilizzato per la vaccinazione”.

E allora quale è l’ipotesi più accreditata?

Si parla di eziologia infettiva.

Poche ore fa il secondo (o quarto secondo altre agenzie di stampa) caso italiano, una bimba di 8 mesi ricoverata in buone condizioni generali nel Lazio.

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