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Creare la rete è possibile

Un incontro bello e partecipato quello di martedì 16 Febbraio, sul tema della scuola, oggi quando mai scottante. Il cammino della Scuola di Formazione Socio-Politica dell’Arcidiocesi e Acli affronterà ora degli incontri settoriali su specifiche tematiche invitando la cittadinanza e protagonisti stessi. Martedì 16 è stata la volta di docenti ed operatori del campo educativo. La domanda di fondo è stata: Ci può essere ancora una rete tra la scuola e la società?

La risposta è stata certamente affermativa, nonostante la presa di realtà relativamente alle tantissime difficoltà in campo.

Don Salvatore Miscio ha cercato di introdurre problematiche con annesse soluzioni di alcune problematiche educative ed antropologiche di oggi. Si è parlato di “villaggio che educa” cioè di una responsabilità educativa condivisa. Oggi l’atteggiamento più condiviso è l’accusa reciproca tra famiglia e scuola e Chiesa, antiche ed istituzionali agenzie educative che spesso cercano tra loro il capro espiatorio. Questo atteggiamento di accusa reciproca deve tramutarsi in ricerca reciproca di strategie di alleanze educative, dello stare insieme, del progettare insieme.

Don Salvatore ha lasciato evidenziare anche un’altra problematica relativa all’adolescenza che oggi più che essere un reale stato, un momento della crescita, è divenuto un target di mercato, dove chi decide cosa si deve produrre e come e quando si deve vendere ha voluto che tutti fossero adolescenti. Poi occorre aggiungere la grande paura del futuro e dell’essere adulti che i veri adolescenti hanno, avendo davanti tutti adulti frustrati, precari di speranza oltre che di lavoro, il diventare adulta spaventa, il modello adulto è instabile e non attrattivo, per questo meglio restare sempre nella condizione di adolescente che diviene rifugio. Gli adulti hanno smesso di trasmettere gli ideali.

Per questo alcune strade utili sono:

  • Ridare la collettività alla città: cioè permettere di nuovo di incontrarsi, creare momenti di scambio di idee, difficoltà, sogni, progetti tra i vari agenti educativi, anche quelli nuovi non inseriti nei classici schemi (gestori di locali, giornalaio, gestori di strutture ludiche e sportive) per comprendere quali messaggi educativi lanciare insieme alle nuove generazioni;
  • Strategie di coesione: incontrarsi, parlarsi, confrontarsi non basta, occorre applicare strategie adeguate di coesione, comunicazione ed operatività, non affidarsi al caso, ma programmare ed agire con mezzi utili e ponderati.

 

Il professor Vitulano ha sottolineato il suo punto di vista differente, laico, con l’approccio di uno che guarda ed amministra la Scuola anche dal punto di vista burocratico. Ha fatto cosi un excursus legislativo della dalla Legge 59/97 dove si è cominciato a parlare di autonomia sino alle 175/2015 che prevede che la Scuola possa svolgere attività di dialogo con il territorio, enti pubblici e privati al fine di allargare e migliorare la sua offerta formativa. Quindi un’apertura, un poter far rete previsto nelle norme scolastiche per poter svolgere al meglio il compito di educazione e formazione.

Inoltre ha ricordato alcuni strumenti che possono permettere ciò facilmente come la programmazione che non è più annuale ma triennale, permettendo un più ampio respiro e coinvolgimento di soggetti oltre che i periodi di sospensione didattica in cui la struttura scuola può essere utilizzata per altre finalità educative.

Il Dirigente Vitulano ha parlato di ciò che già è in atto nella nostra città con la rete tra diverse Scuole con il desiderio di fare rete per programmare, offrire servizi e formazione tra cui:

  • stipula di un contratto formativo;
  • collaborazione attiva e partecipe;
  • momenti di riflessione psicopedagogica;
  • counseling;
  • interventi di formazione alla genitorialità;

incontri intergenerazionali.

 

 

In allegato il link ai materiali del corso, da cui scaricare le slide dei due interventi: https://goo.gl/e2siug

 

Il prossimo appuntamento sarà Martedì 23 Febbraio sul tema della povertà, aperto a tutte le associazioni di volontariato, sul con don Luciano Pio Vergura, direttore della Caritas e Antonella Varrecchia, Assessore alle Politiche Sociali.

 

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Redazione

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