Il cugino ribelle di Messina Denaro esulta per l’arresto. Giuseppe Cimarosa: “Ora collabori con la giustizia”.

C’è un familiare di Matteo Messina Denaro che si è congratulato per l’operazione “Tramonto” che ieri ha assicurato l’ultimo stragista di Cosa nostra nelle mani della giustizia. Si chiama Giuseppe Cimarosa, figlio di Lorenzo, cugino del boss arrestato ieri dopo trent’anni di latitanza e misteriose fughe.

Cimarosa, che più volte si è dissociato dal suo parente criminale, è stato intervistato dal quotidiano Domani. “Mio padre era un imprenditore dell’edilizia, parente dei Messina Denaro, perché sposato con la prima cugina”.

L’uomo, che vive proprio nel paesino di Castelvetrano, feudo storico del boss ex latitante, da piccolo ha sempre dovuto subire questo clima mafioso. “Mi sono sempre sentito a disagio, quando mio padre ha deciso di collaborare con la giustizia per me è rinato”. Dopo le dichiarazioni di suo padre Cimarosa si è sentito escluso a Castelvetrano. La cattura di ieri, però, ha rappresentato anche per lui una felice librazione. 

“Per il paese – ha dichiarato l’uomo – vuol dire liberarsi di un’ombra, che offuscava la società, assuefatta dal fallimento collettivo di non riuscire a catturarlo. Sembrava che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Noi abbiamo avuto paura per anni, perché da quando mio padre ha iniziato a collaborare non abbiamo mai accettato la protezione. Per me oggi è una liberazione”. 

Cimarosa, che non ha mai conosciuto il boss, oggi si rivolge a lui affinché parli e rompa quel segreto sulle tanti stragi che ha commesso e che hanno insanguinato il nostro Paese. “Dovrebbe pentirsi, dire sì è vero sono stato un criminale, ho fatto male a un popolo intero, e di questo oggi mi pento. Mi appello a lui perché scelga questa strada e collabori con la giustizia, lo faccia per ridare dignità a una terra e alla sua famiglia”.