Condannati Feltri e Belpietro per “Patata Bollente” alla Raggi

Una condanna per Vittorio Feltri e Pietro Senaldi. La corte d’Appello di Catania ha deciso di condannare i due giornalisti di Libero per il titolo di apertura del loro giornale del 10 febbraio 2017 dedicato all’allora sindaca di Roma Virginia Raggi.

Il titolo, che riportava una sua foto con la scritta “Patata Bollente”, alludendo alla vita intima della politica grillina, è stato ritenuto inopportuno e offensivo dai giudici. Feltri e Senaldi dovranno risarcire a Raggi rispettivamente 11mila euro e 5mila euro, così come previsto dalla sentenza di primo grado dell’ottobre 2021. 

L’ex sindaca, a termine di questo iter giudiziario, si è detta felice. “Sono passati più di sei anni. Probabilmente, era uno dei momenti più duri: ogni giorno un attacco, un’accusa infondata, un tentativo di spallata e colpi bassi da chi diceva di essere amico. Sembrava che tutto fosse lecito. Si poteva scrivere qualsiasi cosa sul mio conto, senza avere alcun riscontro. Ma quel giorno si è passato il limite. Ho denunciato per diffamazione aggravata Vittorio Feltri, autore del pezzo, e Pietro Senaldi, direttore responsabile e ben due gradi di giudizio m’hanno dato ragione. Venerdì è arrivata la sentenza di appello che ha confermato, ancora una volta, che avevo ragione e ha confermato la condanna per i due giornalisti”. 

La decisione dei giudici di Catania per la Raggi non è solamente una vittoria personale, ma è un precedente per chiunque voglia attaccare il privato di un politico. “Non è una vittoria soltanto mia, è una vittoria di ogni donna che si è sentita offesa e di ogni padre, fratello o figlio o marito che si è indignato. Quell’articolo era un coacervo di falsità, condite da luoghi comuni, pregiudizi, offese gratuite, sessiste, maschiliste, squallide. Purtroppo, quel che tante donne sono costrette a subire ancora troppo spesso da persone che vivono su un altro pianeta. Siamo donne, non per questo siamo disponibili”.