Commissione antimafia, eletta Colosimo. Le associazioni antimafia: “Ha rapporti con stragisti”

Nel trentunesimo anniversario della Strage di Capaci, in cui persero la vita Giovani Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, si è riunita per la prima volta – a otto mesi dall’inizio della legislatura – la commissione parlamentare antimafia. La commissione ha eletto la sua presidente, Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia. La Colosimo è stata eletta con i 29 voti dei rappresentanti del centrodestra, mentre Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra non hanno preso parte al voto per protesta. Il terzo polo non ha abbandonato l’aula, ma ha votato Dafne Musolino. I vicepresidenti saranno, invece, Mauro D’Attis (Forza Italia) e Federico Cafiero De Raho (Movimento 5 Stelle). 

Le opposizioni sono uscite fuori dall’aula dopo la protesta di numerose associazioni di familiari delle vittime della mafia e del terrorismo. Le associazioni, con alcuni familiari noti come Salvatore Borsellino e Giovanni Impastato, hanno chiesto alla maggioranza di non sostenere Colosimo perché è “vicina all’eversione di destra di Luigi Ciavardini, condannato anche per la strage della stazione di Bologna”. “Dimostrato i legami esistenti tra la criminalità mafiosa ed esponenti della destra eversiva, non è neanche lontanamente immaginabile pensare di eleggere a prescindere della Commissione una persona con tali frequentazioni”. La Colosimo, secondo le associazioni, avrebbe “un gigantesco conflitto d’interessi”.

Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980, ha dichiarato: “Un brutto, bruttissimo segno. Un’occasione persa. Eleggere oggi alla presidenza di una commissione così importante chi ha avuto frequentazioni con Ciavardini è per noi una cosa di una gravità assoluta e mina pesantemente la credibilità del governo”.