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Arresto Denaro. Maria Falcone: “Una vittoria”. Salvatore Borsellino: “Temo nuovo baratto con lo Stato”

A poche ore dall’arresto di Matteo Messina Denaro, uno degli uomini più potenti di Cosa nostra, arrivano le prime reazioni dal mondo dell’antimafia e dei famigliari delle vittime. Denaro, l’ultimo super-boss ancora libero, è stato uno dei mandanti delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, i due tragici eventi di morte che colpirono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

Questa mattina, a pochi minuti dall’arresto a Palermo del boss, è intervenuta Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della Fondazione dedicata a suo fratello, da anni impegnata nella diffusione della cultura della legalità. “L’arresto di Matteo Messina Denaro, l’ultimo ancora libero dei capi criminali responsabili delle stragi del 92 e del 93, è una grande vittoria per tutta l’Italia. La gratitudine di tutti noi cittadini va alla procura di Palermo e ai Ros per questo importantissimo successo. È la riprova che i mafiosi, a dispetto dei loro deliri di onnipotenza, alla fine sono destinati alla sconfitta nel conflitto con lo Stato democratico. Oggi è una bellissima giornata per il nostro Paese”. 

Contento, ma più preoccupato, anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ucciso il 19 luglio del 1992 in Via D’Amelio a Palermo. “Da un lato c’è la soddisfazione per un criminale finalmente assicurato alla giustizia, dall’altro l’amarezza per il fatto che ci siano voluti, come per Riina voluti, 30 anni di latitanza prima di catturarlo. Questo aspetto mi fa perdere il gusto di questa gioia. Questo dimostra che ha continuato a insistere sul territorio, dal quale questi mafiosi non si allontanano mai”, dice ancora il fondatore del movimento delle Agende rosse. Per Borsellino c’è poi un altro aspetto. “Il sospetto che questa cattura non sia ancora una volta frutto di un baratto con la criminalità organizzata. Non vorrei che a fronte di questo arresto ci sia la liberazione dall’ergastolo ostativo di personaggi come i Graviano. Mi aspetto di non vedere pagato nel prossimo futuro il prezzo di questa cattura. Non vorrei che la contropartita dell’arresto di Messina Denaro fosse l’abolizione dell’ergastolo ostativo”.

Anche Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, l’associazione contro le mafie, ha dichiarato soddisfazione per l’arresto di Denaro con un serio avvertimento. “Le mafie non sono riducibili ai loro “capi”, non lo sono mai state e oggi lo sono ancora di meno, essendosi sviluppate in organizzazioni reticolari in grado di sopperire alla singola mancanza attraverso la forza del sistema”. 

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