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Michele Santoro scende in campo? “La sinistra non esiste”. Conte? “Deve rischiare, lasciare Draghi”

Michele Santoro è stato molte cose: giornalista, conduttore televisivo, politico, agitatore. Nella sua lunga carriera televisiva tante sono state le battaglie che ha condotto. Negli ultimi tempi, complice la pandemia e la guerra, Santoro è ritornato in scena. Con il suo solito piglio battagliero e la sua indignazione, Santoro racconta l’omologazione dell’informazione giornalistica italiana nel racconto della guerra in Ucraina. Oggi, però, il conduttore napoletano è pronto a impegnarsi in primo piano per cambiare le cose. 

“Da osservatore penso che manchi la sinistra in Italia, e non è un mistero”, racconta a Salvatore Merlo del quotidiano Il Foglio. Santoro non ha intenzione di fare un cartello elettorale per le prossime politiche, qualcosa che potrebbe racimolare un numero da prefisso telefonico, ma si potrebbe impegnare per un progetto politico serio, credibile, di rottura. L’occhio, ovviamente, non è più a sinistra, la sinistra ha cercato di raccontare e rappresentare in questi anni, ma è rivolto ai 5 stelle. O meglio: a quel che resta dei cinque stelle. “Non ho intenzione di sfruttare la mia popolarità per un blitz elettorale che non va da nessuna parte, ho una storia. E la tutelo. Però se Giuseppe Conte decidesse di fare politica, e non tattica, se lasciasse il governo di Mario Draghi per mettersi in gioco a sinistra e rischiare… allora sarei anche disposto a dare una mano”. 

Per Santoro, che è abituato a dire la sua senza problemi, l’atteggiamento poco chiaro – politicamente – di Conte è un problema. “La politica si fa in un solo modo: con la passione. Assumendosi il rischio anche di perdere tutto. Ci devi credere. Finora sulla guerra lui, come altri, si è dedicato a una serie di ragionamenti dimezzati. Dice una cosa, però poi vota la risoluzione del governo sull’invio delle armi. Come se in realtà su questa enorme faccenda, che riguarda il nostro futuro, lui non avesse un vero pensiero. Se pensi che la rotta del governo non sia giusta, devi impegnarti affinché il governo la cambi questa rotta. Altrimenti non solo non ci credo io Michele Santoro, ma non ci crede nemmeno la gente”. 

Santoro consiglia a Conte di uscire da questa compagine di Governo. Per lui bisogna ricostruire un’offerta politica a sinistra, non un campo largo o una stampella al PD di Enrico Letta. “Il Pd alle ultime elezioni ha preso il 19 per cento circa, in una tornata elettorale in cui è andato a votare il 40 per cento. Il Pd ha preso meno dell’8 per cento reale. Allora non c’è uno spazio, ma c’è una prateria”. Un prateria, dunque, per un progetto a cui Michele Santoro crede e spera in un sostegno anche di altre forze politiche. 

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