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Parco Campi Diomedei: una storia di Impegno Ambientalista dei Verdi e di successivi compromessi politici

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Matteo Gentile
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Parco Campi Diomedei: una storia di Impegno Ambientalista dei Verdi e di successivi compromessi politici

In risposta alle numerose opinioni emerse recentemente riguardo al Parco Campi Diomedei,
riteniamo sia importante fare una riflessione sulla storia e le battaglie che hanno segnato la
sua evoluzione. A partire dagli anni ’80 gruppi come i Verdi, rappresentati a Foggia da figure
come Annamaria Novelli, insieme a giovani professionisti riuniti intorno all’Università Verde
e storiche associazioni ambientaliste come il WWF, Centro Studi Naturalistici, Legambiente,
ecc. hanno combattuto strenuamente per proteggere questa area dalla completa
edificazione, sorte toccata poi a tante altre zone di Foggia.


Le battaglie si sono susseguite, sia all’interno del Consiglio Comunale, con interventi della
allora Consigliere dei Verdi, che attraverso comitati cittadini per la valorizzazione
archeologica dell’area, contrastando tentativi di compromesso che avrebbero compromesso
irrimediabilmente il territorio. Grazie a ricorsi legali e interventi presso il Ministero per i Beni
Culturali, l’area è stata finalmente protetta da vincoli che ne sanciscono l’inedificabilità.


Tuttavia, non sono mancate le criticità lungo il percorso. La volontà politica di escludere gli
ambientalisti dalla commissione del concorso internazionale del 2008 è stata un tradimento
dei principi progressisti e ambientalisti della Sinistra. Il progetto vincitore, ‘Contesti’, risultò
a nostro avviso privo di considerazioni ambientali condivise specie sulla tipologia delle
specie botaniche, per la sottovalutazione degli aspetti legati all’incremento della biodiversità
del parco, ha generato ulteriori controversie, così come il compromesso politico che ha
ridotto lo spazio destinato al parco per favorire altri interessi legati al morente Istituto
d’Incremento Ippico, che meriterebbe una destinazione in grado di favorirne il rilancio come
ex Ovile Nazionale o Masseria Giardino.


Durante il primo mandato del sindaco Landella, le complessità del progetto sono state
accentuate da divergenze politiche, con opposizioni anche all’interno del Consiglio
Comunale con il sostegno di esponenti politici locali che regionali e nazionali del M5S.


Tuttavia, l’intervento della Soprintendenza ha ulteriormente complicato la situazione,
bloccando i lavori e introducendo prescrizioni contestate.


Oggi, non possiamo ignorare che le molteplici criticità attuali non possono essere attribuite
all’amministrazione attuale, ma richiedono una riflessione sulle responsabilità politiche del
passato in particolare storicamente del PD e più recentemente del M5S.


È quindi necessario un confronto aperto tra l’attuale amministrazione e i Verdi, insieme alle
associazioni ambientaliste, per pianificare interventi mirati a rendere il parco fruibile e a
erogare nuovi servizi ecosistemici per i cittadini Foggiani.


Ufficio Stampa Europa Verde Foggia

Domenico La Marca
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Redazione

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