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Sechi lascia la Meloni dopo tre mesi. Andrà a dirigere Libero

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Per il giornalista Mario Sechi si può dire che la permanenza a Palazzo Chigi non è stata delle più felici. Il giornalista, che lo scorso primo marzo ha ricevuto l’incarico di capo ufficio stampa di Giorgia Meloni, potrebbe lasciare a breve il suo posto istituzionale per approdare alla direzione di Libero. Sechi, dunque, dovrebbe dirigere il nuovo Libero della famiglia Angelucci che, con Il Giornale, coltiva da tempo l’intenzione di creare un polo informativo alleato alla premier di Fratelli d’Italia. Al suo posto, ora, si fa il nome di Daniele Capezzone, già collaboratore ed editorialista de La Verità. 

Sechi, che ha collaborato con Radio 24 e con il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara Il Foglio, prima di accettare l’incarico a Chigi era il direttore responsabile dell’agenzia di stampa Agi dal 2019. Il suo arrivo nello staff di Giorgia Meloni non sarebbe stato accolto con tutti gli onori da nessuna delle storiche collaboratrici della premier. Fonti di Palazzo Chigi, riportate oggi dai quotidiani, ricostruiscono “il livore che si respirava in quelle stanze” nei confronti del giornalista. Secondo il quotidiano La Stampa, infatti, Sechi aveva già un ruolo dimezzato (capo ufficio stampa e non portavoce, dunque non vicinissimo e in stretto contatto con Meloni) e non andava d’accordo con Patria Scurti, segretaria storica di Meloni e oggi a capo della segreteria personale. L’altra donna che ha fatto ballare la sua sedia è sicuramente Giovanna Iannello, coordinatrice storica per la stampa e oggi coordinatrice istituzionale della Meloni. 

Sechi, che aveva abbandonato l’Agi per questo incarico, aveva accettato dopo molti rifiuti. L’accordo doveva durare esattamente tre mesi (prima di una ricognizione), ma Sechi potrebbe lasciare autonomamente fra pochi giorni. Il suo successore, molto probabilmente Capezzone, dovrà vedersela con le donne della segreteria Meloni che rappresentano il primo varco inaccessibile per arrivare alla premier. 

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