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Nessuna distrazione sulle Zone Economiche Speciali

A differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa in questi giorni, il sindaco di ManfredoniaAngelo Riccardi, intende “rassicurare coloro che hanno a cuore lo sviluppo dell’economia meridionale che, riguardo all’istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES), non vi è alcuna distrazione”.

La Capitanata è compresa nelle ZES poiché, già a marzo scorso, il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge alle Camere per la realizzazione delle Zone Economiche Speciali (ZES), che riguardano tutto il territorio regionale. Nel decreto “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, pubblicato il 20 giugno scorso sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, il Consiglio dei Ministri ha previsto una specifica disciplina per l’istituzione delle ZES, con particolare riferimento alle aree portuali, nonché una serie di misure per la semplificazione e la velocizzazione degli investimenti, pubblici e privati. Tali misure riguardano anche i “Patti per lo sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno” e, quindi, anche il “Patto per la Puglia”, nel quale “la Capitanata è presente anche per l’impegno della classe politica locale”, puntualizza Riccardi.

“Al contrario di quanto riferito dalla stampa, la scelta d’incentivare gli insediamenti produttivi nelle aree portuali non è una stravagante decisione della Giunta regionale ma una precisa scelta del Governo. La classe politica – afferma il sindaco di Manfredonia – non è distratta sui temi dello sviluppo del Mezzogiorno, poiché  il decreto del 20 giugno fa seguito a quello dello scorso dicembre (D.L. 243/16) con il quale sono stati aumentati gli incentivi agli investimenti industriali, per proseguire e rafforzare gli interventi di aiuto ad alta intensità a questa parte del Paese in ritardo di crescita”.

“Le ZES saranno concentrate nelle aree portuali e nelle zone ad esse economicamente collegate, per sperimentare nuove forme di governo economico di determinati territori. In esse le procedure amministrative per le imprese saranno coordinate da un soggetto gestore in rappresentanza della Pubblica Amministrazione, per consentire una progettualità integrata di sviluppo della ZES, con l’obiettivo di rilanciare la competitività dei porti delle regioni meridionali”.

“A tal fine, le ZES saranno dotate di agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime ordinario del credito d’imposta al Sud. In particolare, oltre agli investimenti delle PMI, fruiranno del credito d’imposta gli investimenti fino a 50 milioni di euro, di dimensioni sufficienti, quindi, per attrarre anche investitori esteri, d’importanza decisiva per il trasporto marittimo e per la movimentazione delle merci nei porti del Mezzogiorno”.

La sfida per la Puglia consiste nell’elaborare un adeguato progetto di sviluppo all’altezza del rilevante obiettivo di sviluppo, con l’istituzione di una ZES che riguarda i territori con porti di rilevanza strategica (Bari, Brindisi, Taranto, Barletta, Manfredonia, Molfetta e Gallipoli) che insistono in un contesto ammissibile a fruire del sostegno all’obiettivo convergenza e del sostegno transitorio all’obiettivo competitività regionale e occupazione in base alle politiche di coesione”.

E la sfida sarà vinta – sottolinea Angelo Riccardi – se tutti i soggetti interessati allo sviluppo della Puglia saranno pienamente coinvolti nel processo di istituzione delle ZES e nella loro governance”.

“In tale ambito di governance, il 20 giugno, giorno della pubblicazione del decreto legge del governo, la convocazione da parte del presidente, avv. Ugo Patroni Griffi, dell’Organismo di Partenariato dell’Autorità di Sistema Portuale (ADSP) del Mare Adriatico Meridionale, è stata quanto mai tempestiva. Tale Organismo, ritenuta essenziale l’istituzione di una ZES per permettere ai porti pugliesi di poter competere con gli scali dell’altra sponda dell’Adriatico, ha chiesto alla Regione Puglia di proporre l’istituzione di una ZES che comprenda i sei porti facenti capo alle due ADSP che hanno sede in Puglia (ADSP del Mare Adriatico Meridionale e ADSP dello Ionio), ovvero l’istituzione di due ZES che afferiscano a ciascuna delle predette ADSP”.

“Come abbiamo fatto per le Zone Franche Urbane (ZFU), sapremo assicurare informazione e supporto alle imprese anche per le Zone Economiche Speciali (ZES)”, conclude il sindaco Angelo Riccardi.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

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