Storia

Nel caldo di luglio cadavere all’Acqua di Cristo (1957)

Manfredonia – LOCALITA’ Acqua di Cristo, 1957. Il caldo

 era arrivato, e la strada sterrata impolverava l’aria che scendeva sul mare. Il pastore masticava un po’ di pane quando affacciandosi sulla scogliera vide un corpo martoriato.

Il cadavere batteva contro la sorgente e le acque del mare, il suo prendisole sporcato da un colore vinaccio. Tutti dissero che era il corpo di una prostituta, probabilmente di Manfredonia. Sopraggiunse gente, ma nessuno riusciva a riconoscerla perché gonfia e con la faccia devastata. Qualcuno disse: ‘può darsi che sarà stata spinta dalla corrente nella notte e magari chissà da quale parte è arrivata‘. Rispose il pastore: ‘o dalle acque del Gargano o dalle zone delle Saline‘.

A macchia d’olio la notizia giunse al centro del paese. I nullafacenti e gli impiccioni scendevano di corsa giù al viale! Quando d’improvviso finalmente si sentì il rumore della sirena dei Carabinieri che arrivarono sul posto della sciagura. Quando dei militari esperti recuperarono il corpo della vittima, nell’ora che passò si attese l’ambulanza da Foggia! Dunque l’arrivo e l’apertura di grossi sportelli della bianca macchina con la croce rossa. Infine la ripartenza alla volta di Foggia per l’autopsia e il riconoscimento della signora. Erano la metà di luglio. 

di Claudio Castriotta

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Comunicato Stampa

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