ManfredoniaStoria

Fuori porta il giorno della Santa Pasquetta – 1966

Fuori porta il giorno della Santa Pasquetta – 1966

Manfredonia – UN patrimonio la “Piccola Stazioncina in città – una delle unica in Italia. Il suo arrivo dopo una piccola curva che dava proprio al binario tronco morto in faccia ad un palazzo in ricostruzione dalla strada ,si parlava di un sesto piano di abitazione.

Io piccolo bimbo curioso e sempre in stazione – a guardare i treni arrivare e partire – da mattina e sera specie in estate, tra quel calore delle rotaie infuocate. Ricordo il mio gioco più prezioso ; era quello di quando compravo due chiodi nuovi color argentati , li stendevo sui binari ,così quando arrivava il trenino li faceva a forma di coltellini.

Ed io contento … con i miei 5 anni ero incosciente , quando poi in pochi mesi vidi costruire quella palazzina – in Quella “Piazza Marconi” – costruirla molto in alto da farci davvero un sesto piano. Quando finì la sua costruzione dopo qualche anno; andarono ad abitare quasi tutti maestri e persone benestanti… io in quel palazzo,  ricordo il maestro Balsamo : pezzo d’uomo pelato e autoritario ed altri insegnanti.La straordinaria Stazione:  era affollatissima di gente “fore a porte” nel giorno della Santa Pasquetta –  miracolosa e storica. La Stazioncina, non andava sradicata … perchè era un simbolo della cittadina manfredoniana … che quando il trenino  entrava di sera ,in paese con le sue luci accese , e il suo tram, tram, tram, era uno spasso – e ti indicava l’ora…la mia città – non l’ho mai capita – perchè ha voluto intercorrere per forza la via dell’involuzione delle cose…come le persone…non è più la mia città ,così  con mezzo cuore. 

di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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