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Conte da Vespa: “Alleanza con il Pd? Fuori luogo, non esiste il campo largo”

Matteo Gentile
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Giuseppe Conte è stato l’unico rappresentante dell’opposizione dell’evento del fine settimana: ovvero il Forum in Masseria di Bruno Vespa. Conte è arrivato a Manduria ieri pomeriggio per parlare di pace, di Ucraina, di PNRR, di alleanze e del Partito Democratico di Elly Schlein. Conte, dal palco di Vespa, ha rotto ancora una volta l’alleanza con il Pd di Schlein. Secondo il leader dei Cinque Stelle, dunque, il campo largo (che aveva preso piede in alcune competizioni elettorali) non può funzionare. “Io sono contrario alle alleanze organiche. Che vuol dire? Che siamo un unico gruppo indistinto? No. Io non posso condividere con il Pd degli obiettivi e battaglie. E spero che il dialogo cresca e si rafforzi sempre di più, che aumentino i terreni comuni. Ma oggi parlare di alleanza strutturale, organica è fuori luogo. Il campo largo è una formula che non esiste”. 

Per Conte ci sono troppe differenze fra il M5S e il PD su temi cardini della politica nazionale e internazionale. “Prendo atto che sulla guerra non ci siamo, non vedo svolte. Sulla guerra vedo che ci sono ancora dissonanze come anche sulla transizione ecologica. Fino adesso il Pd continua sulla linea bellicista, ovviamente quando si tratta di votare concretamente i vari provvedimenti”.

La guerra è stata al centro del dibattito in Masseria e di un vivace scontro di vedute con il padrone di casa, Bruno Vespa. “Non lascerei a Zelensky il compito di decidere come e quando sedersi a tavolo e a quali condizioni. Non stiamo abbracciando una strategia militare, definita a Washington. Loro sono nostri alleati ma con gli alleati si parla, perché altrimenti se facciamo gli scendiletto sono, come dire, il nostro riferimento padronale”. 

Critiche anche al governo di Giorgia Meloni sui ritardi del PNRR e sulla polemica costruita sui controlli della Corte dei conti. “I ritardi sul PNRR sono oggettivi. Il controllo della Corte dei conti non ritardava era solo un ausilio, io da premier sarei stato ben felice di averlo. La terza rata non è ancora arrivata. Io ho lanciato un appello: sediamoci attorno a un tavolo. Questo non è il piano di Conte né il piano di Meloni ma il rilancio di questo Paese”.

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