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Renzi è pronto anche a correre da solo. “A Letta consiglio Bonaccini premier”

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È stato Matteo Renzi, nel febbraio 2021, a creare le condizioni per un governo guidato da Mario Draghi. Ha mandato a casa, tramite tattiche parlamentari, nel 2019 Matteo Salvini e nel 2021 Giuseppe Conte. Qualche giorno fa, però, non è riuscito a fermare l’ondata contro Draghi. Ora, nonostante le percentuali diano la sua Italia Viva in caduta libera, l’ex segretario del Pd è convinto del suo percorso. Molti retroscenisti avevano scritto che su Renzi c’era un veto: non sarebbe potuto entrare nella grande coalizione del centro-sinistra. Renzi, oggi sul Corriere, risponde così. “Se c’è un veto politico su di noi ne prendiamo atto. E dopo le elezioni ciascuno risponderà delle sue scelte. In una coalizione che va da Fratoianni a Toti, passando per Brunetta, Gelmini e Orlando qualcuno mette veti su di noi? Per cosa?”.

Renzi, poi, ricorda il suo rapporto non molto cordiale con l’attuale segretario del Pd, Enrico Letta. “Se il veto è legato all’astio di Letta per le vicende del 2014, non possiamo farci niente: per noi conta la politica non i rancori personali”. 

Per Renzi, però, Letta è nel cerchio di fuoco: per il senatore fiorentino non dorrebbe essere lui il candidato premier del centro sinistra. “Fossi al suo posto sceglierei uno bravo a vincere le elezioni che sembravano già perse: Stefano Bonaccini. Ha preso il voto dei moderati e quello degli estremisti di sinistra e ha fermato Salvini nel momento in cui sembrava impossibile. Bonaccini ha fatto meno campagne elettorali di Letta, ma ne ha vinte qualcuna in più”. 

Renzi, che nei giorni scorsi è comparso in video con un logo elettorale con una “R” rovesciata, potrebbe anche essere pronto a correre da solo. Nonostante le percentuali siano disastrose, inchiodate da mesi a poco più del 2%. “Al momento questa è l’ipotesi più probabile. E anche quella che trovo più affascinante. Se prevale l’intelligenza politica e si costruisce una coalizione vera, ci siamo. Ma se ognuno vuole tenere le sue bandierine e pensa di poterci abbindolare con due seggi o tenerci fuori con un veto, beh, non ci conoscono. All’inizio di agosto avremo tutti i candidati pronti per tutti i collegi. A inizio settembre ci vediamo alla Leopolda, anticipata per l’occasione”. 

Poi, la stoccata agli altri avversari. “Abbiamo già vinto sfide controvento come quella per Draghi nel 2021 o quella contro Salvini del Papeete. Facciamo politica seguendo l’appello di Sturzo ai liberi e ai forti. Liberi e forti. I deboli e ricattati sono altri”. 

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