Attualità Capitanata

Renzi conferma: fu Napolitano a cancellare il nome di Gratteri dalla lista dei ministri

Promo Manfredi Ricevimenti
Promo Manfredi Ricevimenti
Domenico La Marca
Gelsomino Ceramiche
Centro Commerciale Gargano
Matteo Gentile
Promo UnipolSai ilSipontino.net

L’intervista di Nicola Gratteri a “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber ha acceso delle polemiche sulla sua mancata nomina a Ministro della Giustizia. Il fatto, oramai, è storia. Nel 2014, quando Matteo Renzi andò a Palazzo Chigi, il nome del procuratore di Catanzaro era stato indicato come Guardasigilli. La lista, dopo l’incontro con Giorgio Napolitano, all’epoca Presidente della Repubblica, cambiò drasticamente: alla giustizia non ci andò Gratteri, ma Andrea Orlando, all’ora indicato come ministro dell’ambiente. 

Ieri, Matteo Renzi a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti ha sottolineato delle cose che ha anche spiegato nel suo ultimo libro, “Il mostro” (Piemme). Renzi aveva scelto Gratteri per rompere il correntismo nella magistratura e per avere un Ministro lontano dai giri romani. A detta di Renzi, che ieri ha affermato di aver perso una battaglia con il nome cassato di Gratteri, fu larga parte della magistratura a contestare la scelta del procuratore capo di Catanzaro. “Larga parte della magistratura, fra cui inserisco l’ascoltatissimo Giuseppe Pignatone, Luca Palamara, l’allora presidente del Senato Pietro Grasso, avevano espresso in forma più o meno pubblica la loro preoccupazione per la nomina di Nicola Gratteri”.

La nomina di Gratteri, dunque, è stata bloccata dal Presidente Giorgio Napolitano. Un potere sostanziale che il Presidente ha nella ratifica della lista dei Ministri. All’epoca, i retroscenisti fecero trapelare che quel “no” non era per la figura di Gratteri, ma per il fatto di essere magistrato. “Voglio dirlo con molta chiarezza: questo è del tutto normale e costituzionalmente legittimo. Il presidente della Repubblica ha un potere sostanziale, non formale, nella firma del decreto di nomina dei ministri. Non è dunque un mero esecutore delle volontà del presidente del Consiglio. E se ha dubbi su uno o più nomi la Costituzione gli permette di dissentire. Nella storia repubblicana è avvenuto più volte con modi più o meno felpati”, spiega Renzi nel suo libro. 

Gratteri, però, era convinto che il suo nome non sarebbe passato. L’ultima persona che Renzi telefonò prima di andare al Quirinale fu proprio Gratteri. “Mentre salivo al Quirinale l’ultima telefonata prima di spegnere il telefonino la feci a Gratteri. Ero in auto con Graziano Delrio. Mi disse: «Grazie di aver pensato a me, presidente. Le rinnovo la disponibilità. Ma tanto quando lei leggerà i nomi io non sarò nella lista. Perché a me il ministro non lo faranno mai fare». Da cosa derivava questa certezza di Gratteri? Dal fatto che nella settimana in  cui il suo nome era circolato il “sistema” aveva iniziato a fare pressioni sul Quirinale”. 

Promo Manfredi Ricevimenti
Promo Manfredi Ricevimenti
Centro Commerciale Gargano
Promo UnipolSai ilSipontino.net
Domenico La Marca
Matteo Gentile
Promo Manfredi Ricevimenti

Articoli correlati