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La voce del mare e della carestia a Manfredonia

La voce del mare e della carestia a Manfredonia

IL mare ha ritirato tutte le sue grazie non dà quasi più niente, sta perdendo il suo benessere e la facoltà che aveva, parlando di quell’abbondanza che donava alle persone marittime e a chi usava le sue risorse naturali per il suo dono speciale. 

Questa vita di oggi non ha rispetto per la natura,se ne frega delle regole biologicamente concettuali, l’uomo è massacratore e distruttore della creazione divina,basti pensare a tutto ciò che combina.

Il lamento del momento attuale del nostro tempo si pensi ai miracoli, ma se non si darà amore riceveremo solo rifiuti.

In un paese come il nostro che conta un numero enorme come flotta navale per imbarcazioni da pesca,quindi è notevole spreco quello di pescare senza ragione e nè coscienza. Per il mare il rovescio della carestia,questo rappresenta in questa vita attuale,dare il senso alle cose senza misura di logica.

Ma chi siamo noi,piccoli esseri al confronto della grazia che abbiamo avuto in cambio dal Padre Eterno, passiamo le giornate pensando sempre e solo ai cavoli nostri, ma sì facciamolo pure, tanto che vuoi che succeda, ognuno per la propria via, ma la via dopo un po’ diventerà viabilità morta.

Lo diceva già nel 1220 San Francesco d’Assisi,che la vita doveva essere fatta di regole per rispettare l’essere e l’ambiente, per onorare la dignità su questa faccia di terra.

Ma cosa significano le regole? Cosa rappresentano? Le regole non sono nient’altro che fondamentali basi per stare al mondo ,in una società (…) quella nostra per appunto marina, rappresenta la voce del mare che da parte sua ha il rifiuto ormai, nuocendo al marinaio deluso che esclama : -Ma come, non ci sono più quelle pescate di una volta! -E si studia così il problema al tavolo delle carte e l’indomani torna tutto uguale.. per gli spietati senza cuore dissacratori per eccellenza.

Il mare come dà il perdono ha anche la sua vendetta sull’uomo che stupidamente non sa,e alle sue aspettative che sono sempre avare di misericordia, a un fenomeno di per sé già grande da rallentare il ritmo del motore di un’elica che gira anche nel fango degli aguzzini, venditori di nafta,che a sua volta si giustificano: -Ma non siamo mica noi è un problema dello Stato! E’ vero, la morale nasce sempre e solamente dal fatto che la sopraffazione di quest’ultimi ha di per sè solo parole vuote. Il Governo sta portando alla rovina l’intera popolazione Italiana, senza battere ciglio , con un cinismo da venditori di carne al dettaglio..dove la coscienza ormai è macabra, come un veleno raffinato dato poco per volta a quest’ultimi, fino a renderli in uno stato di torpore sonniloquio.

(A cura di Claudio Castriotta)

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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