Storia

Il ricordo del mitico Pinuccio La Torre, detto “Pinuccie u Priatorjie”

Manfredonia  – non c’è tempo migliore per ricordare – quella figura alta ed esile in quella sala del cinema Parrocchiale… appartenente alla Chiesa Stella… controllava u ” cinume prujatorie” – Lui, si chiamava Pinuccio La Torre,conosciuto da tutti come Pinoccie maschera .Leggete questa che vi sto per raccontare, storia straordinaria e semplice, ma anche un po’ buffa se si vuole per la sua atipica caratteristica stravagante.

Il Piccolo Cinema Piscinone – narra la sua particolarità e popolarità, davvero di massima espressione , molto singolare nel suo genere, ricordi che oramai stanno sfuggendo a noi tutti o a tanti. Vi ricorda niente cosa c’era negli anni ’68 , ’72 – ’73 ecc.ed oltre, di fronte all’imponente Torre dell’Astrologo dove ha origine antica la vecchia Manfredonia ? Lì proprio alle spalle all’epoca appena denominata la nuova “Via delle Antiche Mura”, c’era il ganzo e chiacchierato , dal pronunciare dal tipico dialetto italianizzato manfredoniano.

Significato ovviamente facile da comprendere, probabilmente perché sotto le fondamenta esistevano piscine. Era un cinema parrocchiale denominato ” Paradiso ” – al controllo della Sala era addetto , il grande Pinuccio – per noi ragazzi mitico.

Non so dirvi chi fosse il proprietario, ero davvero piccolo per ricordare quasi tutto e per questo me ne scuso. Ma un pensiero di un ricordo che affiora e si sofferma , che in un pomeriggio andai in quel cinema Piscinone, vidi la prima recita ,si trattava di una pellicola western con ambientazione di quei paesi sempre pieni di polvere e spari uno sull’altro,poi rividi la seconda, alla terza finì per addormentarmi in un mondo tutto mio.

Quando mio padre e mi madre, preoccupati perché io non rientravo a casa dalle 20.30 iniziarono a girare per il paese a cercarmi, senza riuscirmi a trovare, pare che fossero le 23.30, da un suggerimento di una persona che conosceva mio padre,mi trovarono proprio lì addormentato sulla poltrona.

Quando una dolce mano mi svegliò era quella di mia madre che mi disse: – Claudio, che fai qui perché non ci hai detto niente che venivi al cinema, così mi riportarono a casa, mentre il puzzo al naso tornava a dare il suo continuo fastidio. Ora dove c’era quel cinema c’è un’attività commerciale – Ecco la storia delle tante storie che conserva il nostro paese.Oggi per me ricordare Pinuccie u Priatorjie è stata una commozione immensa – oltre la terra di un nostro mondo senza memoria .

di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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