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Il fantasma di Alessandro Appiani su Sky Spettacolo

“Abbiamo raccontato storie fantasmi, di alterità, della vita oltre la tomba, per un lungo periodo; storie che fanno formicolare la carne e rendono le ombre più oscure e, cosa più importante, che ci ricordano che viviamo e che vi è qualcosa di speciale, qualcosa di unico e straordinario nell’essere vivi.” Così scrive Nei Gaiman, un artista che di spettri e pure di sogni se ne intende parecchio. Basti pensare alla serie Sandman, E in fondo anche Il fantasma di Alessandro Appiani è abitato da spiriti e chimere. Disponibile per l’acquisto e il noleggio su Teca Tv, la pellicola, diretta da Stefano Simone, è un caleidoscopio di generi cinematografici. A partire dai giovani protagonisti impegnati a investigare su una serie di omicidi che sembrano collegati alla leggenda del fantasma del principe Alessandro Appiani e al suo castello abbandonato. Detective in erba che rimandano agli adolescenti protagonisti di pellicole tratte dalle opere di Stephen King come It o Stand By Me, ma pure all’intrepida banda di Strange Things. Non manca poi un omaggio alla commedia italiana anni Settanta. Basti pensare ai dialoghi tra il vanaglorioso ispettore di polizia e il suo assistente, un omaggio ai mitici duetti tra Il commissario Auricchio (Lino Banfi) e l’appuntato De Simone (Sandro Ghiani) di Fracchia- La belva umana.

Come tutti i cineasti italiani indipendenti che percorrono la tortuosa via del cinema di genere, Simone deve fare i conti con un low-budget e quindi fa di necessita virtù.  Tratto da un romanzo di Gordiano Lupi, Il fantasma di Alessandro Appiani azzecca le location e il cast: da Silvia Lepri (Rosa Vairo), la ragazza capace di percepire le voci da distanze siderali a Paolo Lanfranchi (Bruno Simone) spocchioso e financo ottuso aspirante scrittore, ossessionato dall’utilizzo di un linguaggio forbito, pur ignorando il significato delle parole che utilizza (un vizio, purtroppo sempre più diffuso in Italia).  Efficace, pure la scelta dei titoli di testa animati creati da ara Strafile e Lucia Zullo (che illustrano l’episodio storico all’origine del film, avvenuto a Piombino nel 1590) e suggestiva la colonna sonora di Luca Ariemma, impreziosita dal singolo Bisogno di un sogno di Clever Joe e Robb MC, che chiude il film. Perché come cantava Fabrizio De André: “Un uomo senza sogni, senza utopie, senza ideali, sarebbe un mostruoso animale, un cinghiale laureato in matematica pura.”

da Sky Tg24

link: https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2022/09/28/il-fantasma-di-alessandro-appiani-film?fbclid=IwAR1TsCIc710H1l02UHYKQIo-rykm6hs2ZJ2eIjuHgf8S5j5AShIZJQ-tw5I

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