Il 12 luglio 1885 arrivava il primo treno a Manfredonia
Lo scrittore francese Georges Perec disse che la felicità, forse, si trova solo dentro le stazioni, luoghi di arrivi e partenze, di solitudini e abbracci, con quei treni brulicanti di occhi e il vocio scomposto delle folle che da sempre affascinano l’immaginario collettivo. E provate un po’ a pensare all’emozione che provarono i nostri avi quando venne aperta anche a Manfredonia una stazione.
Il primo treno inaugurale della ferrovia Foggia-Manfredonia giunse in riva al Golfo alle ore 7.35 del mattino del 12 luglio 1885. “La popolazione è festante ed acclama al Re ed al Governo”, si legge in una cronaca dell’epoca.
In uno schizzo dell’artista sipontino dell’Ottocento Matteo Barboni è stato immortalato proprio quel momento storico per Manfredonia, con lo sbuffo di una locomotiva a vapore che si fa strada tra ali festanti di nobili sipontini e gentildonne con ombrellini per proteggersi dal sole estivo. Nel disegno, realizzato per una cartolina dell’epoca, è ben visibile il fabbricato di ciò che oggi conosciamo come ‘stazione Campagna’, poiché costruita fuori le mura cittadine.
Da quel primo fischio del treno è trascorso quasi un secolo e mezzo e oggi la tratta Foggia-Manfredonia viene resa fruibile soltanto per i bagnanti nei tre mesi estivi. Un vero peccato, anche perché al tempo in cui si parla tanto di transizione ecologica sarebbe giusto incentivare un sistema di trasporto più pulito qual è appunto il treno.
Inoltre, pur non essendoci più la fermata della stazione Città, i binari provenienti dalla stazione Campagna continuano a dividere in due la città, facendosi strada in un’area soggetta all’incuria che potrebbe essere invece restituita ai manfredoniani e valorizzata. Un sogno impossibile? Chissà! Dopotutto, in questo pomeriggio meravigliosamente Azzurro, il treno dei desideri, nei miei pensieri all’incontrario va…
Maria Teresa Valente
(articolo del 12 luglio 2021)