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Comunicare bene è la chiave del successo: Turismo a Manfredonia, cose importanti da sapere Episodio 4

Nel momento in cui scrivo il flusso di notizie sui social è il seguente:
Facebook: 1.930.000.000 utenti attivi al giorno / 80.000.000 di pagine aziendali
Instagram: 3.600 foto al secondo / 100.000.000 foto al giorno
Twitter: 5.787 tweets al secondo / 500.000.000 al giorno

No panic. Cercavo di fare lo splendido sfruttando l’effetto WOW di questi dati.
Sembrano solo numeri, grandissimi direte. Tali sono e tali resterebbero se non fosse che rappresentano il terrificante flusso di informazioni di cui la rete si nutre e con cui, chi lavora nella comunicazione, deve confrontarsi per sbancare il lunario.


“Sono Francesco Pacilli e lavoro nel mercato dell’ospitalità, a contatto diretto con gli ospiti, da 22 anni. Cercherò di condividere alcune informazioni ed esperienze che potrebbero essere utili a comprendere meglio questo mondo”


Nell’episodio 2 parlavamo di quanto sia importante per un hotel e per una destinazione comunicare i propri valori. Saper comunicare i propri valori. Saper comunicare i propri valori meglio degli altri.

Immaginate un hotel che affida la sua comunicazione al solo passaparola, ignorando qualsiasi altro canale. Sarebbe come impugnare un cacciavite e tirar giù l’insegna dalla facciata. Sarebbe come non comunicare.

Immaginate ora che l’Hotel Maria abbia avuto la geniale idea di affidare la realizzazione del sito a Renatino (non quello, un altro), nipote della proprietaria che è tanto bravo e ha bisogno di lavorare. Comunicare male.

Immaginate che Giustina, la nipote più giovane della signora Maria, sorella di Renatino e Tik-Toker incallita, riceva il compito di gestire i social dell’azienda. Lo farebbe saturando il feed con selfies senza senso e stories dal contenuto discutibile. Comunicare peggio degli altri.

Per farsi notare oggi, comunicare, farlo bene e farlo meglio degli altri, non è più sufficiente.
Un hotel, come una destinazione, devono indossare elmetto e armatura, imbastire un vero e proprio piano di battaglia, arruolare soldati valorosi e preparati, armarli delle migliori macchine di guerra come:

– Video e Immagini di qualità e originali con una forte componente emozionale
Informazioni precise, descrizioni chiare, story-telling (racconto, per i meno avvezzi) creativo.
Pianificazione e strategia costante e prolungata nel tempo
Differenziazione dei temi e delle attrazioni per raggiungere le varie tipologie di turisti
Copertura totale dei canali di comunicazione con una forte preferenza per i social
Comunicare dal basso, coinvolgere incoraggiare i locali a condividere i loro consigli, le loro esperienze, i luoghi preferiti (Instagram, Tripadvisor, Trivago, Google Travel..)
Incentivare i turisti a condividere le loro esperienze, i contenuti, i luoghi preferiti
Verificare, aggiornare e completare informazioni, percorsi, mappe su ogni piattaforma o sito che parli del territorio (Google Maps, Pinterest, siti specializzati, gruppi Facebook, gruppi Telegram)

Prendiamoci una pausa, ce ne sono altri…



Scovare siti, canali, che parlano di territori simili o competitor proponendo una collaborazione e l’inserimento di informazioni di maggior qualità rispetto agli altri (Google Alert è un ottimo strumento)
Partecipare a fiere di settore che siano adatte alle proprie caratteristiche e ai propri scopi. Evitare quelle dispersive dove bisogna confrontarsi con realtà molto più attrezzate.
Tessere fitti rapporti con Operatori Turistici che già lavorano per il territorio e con nuovi potenziali partners che abbiano interesse nel collaborare con territori e destinazioni dalle caratteristiche funzionali al loro business
Incentivare gli operatori locali (agenzie di incoming, strutture ricettive, associazioni di promozione turistica ed esperienziali, guide turistiche, professionisti della filiera turistica) ad uniformare e coordinare la comunicazione in modo armonico e strategico, con contenuti (testi, foto, video selezionati e di qualità) al fine di dare alla destinazione una maggiore riconoscibilità.

Diciamoci la verità, è un bel po’ di roba, vero? Per noi comuni mortali anche troppa.
E potrei anche azzardare dicendo che non finisce qui.

Di sicuro adesso abbiamo qualche elemento in più per capire che comunicare bene non è da tutti e non è una cosa alla buona da affidare al caso o a persone inesperte.

Ricordiamoci sempre che la comunicazione fatta bene è sinonimo di successo, che è sinonimo di sviluppo, che è sinonimo di benessere e ricchezza.

In molti ambiti non comunicare è meglio del comunicare male. Si fanno meno danni.

P.s.
Le foto usate in questo articolo sono la chiara dimostrazione di cosa significhi comunicare male.


Il prossimo Episodio 5: Quando i cittadini sono felici il territorio sorride ai turisti
Sareste felici di vivere in una città dove ci sia rispetto, pulizia, dinamismo imprenditoriale? Si?
Anche i turisti sarebbero felici di trascorrerci le proprie vacanze e percepirebbero il piacere d sui volti degli stessi abitanti.

Se invece ti sei perso i vecchi Episodi di Francesco Pacilli sul Turismo puoi leggerli qui:
Turismo a Manfredonia, cose importanti da sapere – Episodio 1″
Turismo a Manfredonia, cose importanti da sapere – Episodio 2″
Turismo a Manfredonia, cose importanti da sapere – Episodio 3″


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Francesco Pacilli

“Sono Francesco Pacilli e lavoro nel mondo dell’accoglienza a contatto diretto con gli ospiti in hotel da 22 anni. Cercherò di condividere con voi alcune informazioni ed esperienze che potrebbero essere utili a comprendere meglio questo mondo. Non esitate a condividere le vostre opinioni per discuterne apertamente.”

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