Attualità CapitanataEventi ItaliaMusica

C’è molta Manfredonia nella mostra su Lucio Dalla, “Anche se il tempo passa”.

C’è molta della sua amata Manfredonia nella mostra “Anche se il tempo passa”, il primo grande evento espositivo che ricorda e celebra il genio di Lucio Dalla a dieci anni dalla scomparsa. La mostra, inaugurata il 4 marzo, sarà a Bologna – come prima tappa – fino al 17 luglio presso il Museo Civico Archeologico. Parte dalla sua città, dunque, un tour che porterà poi questa mostra, dopo Bologna, a Roma, dal 22 settembre all’Ara Pacis e, successivamente, a Napoli e Milano nel 2023. 

Il suo legame con Manfredonia inaugura il percorso espositivo che si compone di sezioni ricche di foto, documenti inediti, oggetti, locandine, abiti. In una delle prime pareti della mostra c’è, appunto, Manfredonia: luogo speciale e caro per l’infanzia di Lucio. Fra le tante foto, oltre quelle che mostrano solamente pezzi di città dell’epoca, c’è un indiscusso protagonista: Lucio da bambino. Nelle foto non mancano scorci della nostra spiaggia dove Lucio è immortalato con gli amici Tonino Tomaiuolo detto “Sciurille” e Giovanni Salvemini detto “Jalò” al Lido Titta di Manfredonia, con le collaboratrici di sua madre, Benedetta e Cicci e con sua cugina, Silvana Scaglioni

In quelle foto c’è già, paradossalmente, l’estro che Dalla ci ha fatto conoscere nel tempo. Già da bambino, in quel Sud che diventò la sua casa e il luogo di una gioventù spensierata, la sua mimica era spiritosa, ironica, divertita. Il legame con la città, inoltre, è ricordato con una copia originale del famoso disco “4/3/1943. Il fiume e la città” con un’immagine del borgo antico di Manfredonia in copertina. 

La mostra, che indaga altri aspetti del cantautore bolognese raccontando il suo rapporto con la musica, con il teatro, il cinema e la televisione, nel corso delle sale espositive testimonia a più riprese il rapporto con la città e la gente del porto. Nella sezione “Universo Dalla”, in cui Lucio è ritratto con personalità disparate e varie, ci sono più scatti che testimoniano il legame con la sua Puglia. Dalla foto con Renzo Arbore, che scoprì di aver tenuto in braccio un piccolissimo Lucio a casa sua mentre sua madre Iole vendeva abiti in casa Arbore a Foggia, alla conferenza stampa nel Chiostro di Palazzo San Domenico con Angelo Riccardi, già sindaco di Manfredonia, passando per una foto del suo ultimo spettacolo teatrale con la violinista e cantante HER, “Il bene mio”, dedicato alla figura di Matteo Salvatore, e andato in scena a Manfredonia poche settimane prima della sua morte. 

Anche nell’ultima sezione, che contiene un Vocabolario Dalla con nomi di personalità che hanno condiviso un pezzo di vita con lui, c’è ancora Manfredonia. Oltre ai già citati Her e Riccardi spicca il nome del sipontino Michele Bottalico, comandante per ben nove anni della barca di Lucio, “Rilla e Birillo”. Per Dalla, Bottalico era il suo “Cumpè”. Un altro modo, fra i tanti, per sentirsi ancora una volta – fra le sue mille identità – “profondamente manfredoniano”. 

Centro Commerciale Gargano
Promo Manfredi Ricevimenti
Gelsomino Ceramiche
Promo UnipolSai ilSipontino.net

Articoli correlati