L’ultimo saluto a Flavia Prodi. “Il professore teme ora la solitudine”. Il Papa scrive a Prodi
L’ultimo saluto a Flavia Franzoni è oggi nella sua Bologna. Il marito di Flavia, l’ex premier Romano Prodi, ha raggiunto con Enrico Letta la chiesa San Giovanni in Monte per l’ultimo saluto alla compagna di una vita, morta improvvisamente martedì pomeriggio nei pressi di Gubbio sul sentiero della via di San Francesco. Franzoni, docente universitaria all’Università di Bologna, è stata una figura discreta ma sempre presenta nella vita pubblica e politica di suo marito Prodi.
In queste ore di grande dolore, Prodi è stato abbracciato da tanti amici e gente comune. Ieri, nella sua casa di Bologna, sono arrivati la segretaria del Pd Elly Schlein, l’ex ministro Arturo Parisi, la storica collaboratrice Sandra Zampa e l’ex ministro dem Graziano Delrio. A salutare Prodi è arrivato anche il Cardinale Zuppi, che questa mattina celebrerà il funerale: “Abbiamo perso una persona molto disponibile, di grande semplicità e di grande chiarezza”, ha ricordato l’arcivescovo di Bologna.
Pochi minuti prima di salire a casa, Prodi si è fermato con la stampa e ha ringraziato i giornalisti per la vicinanza e l’affetto di queste ore. Il suo barbiere di fiducia, invece, ha raccontato: “Il professore mi ha detto che quello che teme di più, adesso, è la solitudine”, ha riferito dopo aver ospitato l’ex premier nella sua bottega.
Al coro delle condoglianze e della vicinanza, poi, si è unito nelle scorse ore anche Papa Francesco che ha inviato a Prodi un messaggio: “La fede in Cristo, nostra speranza, ti sostenga nel vivere questo momento di dolore. Sono convinto che dopo più di 50 anni di matrimonio saprai raccogliere l’eredità di fede e di fortezza di Flavia continuando a testimoniare, nel suo vivo ricordo, la bellezza del vincolo di amore che vi ha tenuti mano nella mano fino all’ultima passeggiata insieme. Nell’esprimerti il mio affetto e invocando la protezione della Santa Vergine, di cuore benedico te e quanti piangono la scomparsa di Flavia. Fraternamente, Francesco”.
