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La Roccella contestata al Salone del Libro. La Montaruli contro Lagioia

La ministra Eugenia Roccella, ministra per la famiglia del governo Meloni, è stata contestata al Salone del Libro di Torino. La ministra, ospite del padiglione della Regione Piemonte, doveva partecipare a una presentazione del suo libro sulla sua famiglia radicale. Il tutto, però, ha avuto dei momenti di tensione per le proteste pacifiche dei movimenti “Extinction Rebellion “e “Non Una di Meno”. Le donne dei collettivi hanno urlato: “giù le mani dai corpi e dalla terra”, “aprite gli occhi”, “né le terre e né i nostri corpi sono territori di conquista”. 

“Siamo di fronte alla cecità di un governo che continua a investire in combustibili fossili e in politiche volte a restringere il diritto all’aborto. Questo sistema politico è cieco di fronte alla gravità della crisi climatica e dei suoi effetti drammatici, che colpiranno soprattutto le donne, ma è ben attento invece a capire come disporre dei nostri corpi e dei nostri diritti riproduttivi”, hanno riferito una portavoce dei movimento di protesta. La Roccella, che non è riuscita a finire la sua presentazione, ha lasciato il Salone non partecipando a un evento del quotidiano “Il Dubbio” sulla maternità surrogata. 

Il direttore del Salone del Libro, lo scrittore Nicola Lagioia, è intervenuto per placare le polemiche, ma poi è stato violentemente aggredito da Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia. 

“Momenti di tensione al Salone Internazionale del Libro. La Regione Piemonte ha uno spazio, al Salone, dove gestisce la propria programmazione in autonomia. In questo spazio la Regione ha invitato a presentare il suo libro la ministra per la famiglia Eugenia Roccella. Davanti allo stand della Regione è allora cominciata una contestazione alla ministra. Sono stato chiamato a intervenire sul palco”, racconta Lagioia. 

E ancora: “Quello che ho detto è molto sempre. Ho detto che in democrazia le contestazioni sono legittime purché non violente. E ho poi invitato chi contestava a dialogare con il ministro. Il gioco democratico tra cittadini e potere è fatto anche di dure critiche”. Poi l’addio dal palco e l’aggressione da parte di Montaruli: “A quel punto colpo di scena: Augusta Montaruli, la quale evidentemente pretendeva che dicessi quello che voleva lei, ha cominciato ad aggredirmi verbalmente con una violenza sconcertante: vergogna, vergogna. A quel punto, pieno di imbarazzo per lei, sono sceso dal palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse contro”.

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