Storia

In nome di una donna: Giacometta Beccarini

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In nome di una donna: Giacometta Beccarini

Attraversando le strade di Manfredonia, ci si imbatte subito in un’anomalia: pochissime sono le vie intitolate alle donne, appena una ventina nell’intera città, come se la presenza femminile abbia avuto nel corso del tempo un ruolo assolutamente secondario.

E ancora più sorprendente è il fatto che le poche strade intitolate alle donne spesso portino nomi legati alla religione. Senza dubbio, le sante e le madonne meritano rispetto, ma cosa dire delle altre donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia?

Una delle rare eccezioni è rappresentata da Giacometta Beccarini, la cui storia è intrisa di avventure e drammatici eventi che sembrano essere stati dimenticati nel corso del tempo.

Durante il sacco di Manfredonia del 1620, quando la città fu attaccata dai turchi, Giacometta era solo una bambina, probabilmente di otto o dieci anni. Educanda nel convento di Santa Chiara, fu abbandonata dalle suore in fuga e catturata dai turchi.

La sua bellezza e grazia colpirono gli invasori, che decisero di farne dono al sultano. Immaginate la sua vita: portata via dalla sua terra fino a Costantinopoli dove divenne la favorita del Gran Sultano!

Nonostante la storia straordinaria di questa Sultana venuta da Manfredonia, il lungo viale nel quartiere Monticchio che porta il suo nome, ha subito una metamorfosi nel corso degli anni.

Da Giacometta Beccarini, si è trasformato su Google Maps (e su milioni di lettere recapitate in questa strada per anni) nel maschile Giacomo Beccarini, e infine, corretto chissà da chi, semplicemente in “Beccarini”, perdendo ogni traccia del nome.

Questo cambiamento mi ha fatto riflettere su quanto sia triste che neanche una delle donne più importanti della storia di Manfredonia venga opportunamente ricordata nella toponomastica cittadina.

Ed è per questo che, prendendo spunto dall’iniziativa Anci Puglia “In nome di una donna” per sollecitare i Comuni a ricordare le donne nella toponomastica, ho scritto a Google Maps chiedendo di modificare viale Beccarini in viale Giacometta Beccarini.

Un piccolo gesto, ma significativo, per preservare la memoria di una donna che ha lasciato il segno nella storia della nostra città.

Percorrendo viale Beccarini, ricordiamoci che questo nome è legato ad una donna straordinaria, Giacometta, una storia degna di essere ricordata e tramandata.

È importante che le generazioni future conoscano e apprezzino la storia delle donne ed in particolare di quelle della propria comunità. E auspico che in futuro si possano dedicare loro strade e piazze, non solo come gesto simbolico, ma come segno tangibile di una società inclusiva e rispettosa delle diversità.

Maria Teresa Valente

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Redazione

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