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Claudio Castriotta: “il ricordo di Mimì Martini”

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Claudio Castriotta: “il ricordo di Mimì Martini”

Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè,detta Mimì – come la canzone che scrisse e le dedicò De Gregori –Per i miei occhi neri e i capelli e i miei neri pensieri, c’è Mimì che cammina sul ponte e che guarda giù – come quest’acqua che sembra più vera . Nata a Bagnara Calabra il 20 settembre 1947 – morta in brutte circostanze a Cardano al Campo – ( Varese) il 12 maggio 1995 ; è stata una grande cantante e cantautrice italiana.

È attualmente considerata una delle voci femminili più belle ed espressive della musica

 leggera italiana di sempre, dotata di un vocale capace di passare da note passionali a note più dolorose con grande facilità e caratterizzata dal suo essere sofisticata e con una forte intensità e carisma interpretativa.

Il suo album di debutto – Oltre la collina è considerato come il vero capolavoro di Mimì dove spicca il singolo Padre davvero – i testi di questo album interamente scritti dalla Martini – autobiografici .

Dopo i grandi successi da ” Piccolo Uomo” a Minuetto negli anni ’70; e tanti altri pezzi.Mia Martini – viene consacrata tra le protagoniste della musica italiana – ben oltre un decennio nel quale raggiunse una grandissima popolarità sia nazionale che internazionale. Sta di fatto ad essere l’unica interprete femminile – ad aver vinto due Festivalbar consecutivamente, rispettivamente nel 1972 (con Piccolo Uomo) e nel 1973 (con Minuetto).molto importanti: il primo è con Charles Aznavour, sodalizio che finirà il 10 gennaio 1978 con un recital all’Olympia di Parigi; il secondo incontro è quello col cantautore genovese Ivano Fossati, autore della mia” Banda suona il Rock ” – col quale instaura un sodalizio artistico e anche sentimentale che culminerà con l’album Danza nel 1978.Ritorna sulle scene nel 1981 dopo due interventi alle corde vocali che ne modificarono la timbrica vocale e l’anno successivo si presenta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, scritta sempre da Fossati, dove riceve il Premio della Critica, che viene istituito proprio per la sua intensa interpretazione e che dall’anno successivo alla scomparsa dell’artista, viene intitolato a “Mia Martini’.

Nel 1983 decide di ritirarsi dalle scene a causa di una maldicenza grave – infatti l’artista venne allontanata da tutti – fu vittima di violenze verbali diffuse a macchia d’olio – venne trattata come una appestata – insultata;da noti personaggi dello spettacolo – da questa gente – di un’ignoranza tale da far spavento , gretta – stupida … fino a ferirla psicologicamente l’animo – che la terrà fuori dai riflettori fino al 1989, quando si ripresenta sul palco di Sanremo con Almeno tu nell’universo, canzone scritta da Lauzi – Fabrizio – che la riporta al grande successo.

Questi furino gli ultumi anni di grandi collaborazioni con la grande musica d’autore – come la canzone Gli uomini non cambianoLa nevicata del ’56 e Cu’mme, in coppia con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello – autore del pezzo fu proprio il grande e sensibile Enzo.

Muore il 12 maggio in una solitudine profonda in una casa di campagna abbandonata da tutti – 1995 a Cardano al Campo  prov. di Varese a soli 47 anni – volò via l’angelo dall’anima buona e dal cuore immenso… della musica.

(articolo di Claudio Castriotta)

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