I Marinai di Manfredonia non si arrendono alla pandemia
“In un contesto sociale dove l’apparire, l’ingordigia, l’invidia, l’ingiuria, la falsità, il furto, la violazione della libertà e la criminalità la fanno da padrone, l’uomo constata la sua fragilità verso un essere invisibile”. È questo l’incipit di un messaggio inviato dal Gruppo Marinai d’Italia di Manfredonia che all’indomani del 75° anniversario della Festa di Liberazione ha voluto onorare coloro che ci hanno donato la libertà in un contesto in cui questa parola ci è diventata particolarmente cara.
“I Marinai non si arrendono alla pandemia causata da un virus denominato Covid-19”, affermano. “Trepidanti preghiamo che tutto finisca al più presto per riprenderci la vita che ci è stata donata”.
Il mondo si è fermato e la gente ha scoperto la paura dell’isolamento, la mancanza dei rapporti interpersonali, l’impossibilità di godere della natura. “L’elettronica non soddisfa l’esigenza di una carezza, di un abbraccio, di un bacio, e soprattutto di un saluto per un addio al caro estinto”, spiega il Vice Presidente Francesco Paolo Fortunato dell’ANMI Manfredonia, che con l’avallo del Presidente Lgt. Cav. Leonardo Salice, ha contattato tutti i soci per realizzare uno scatto in cui mostrano la frase MAI ARRENDERSI legata simbolicamente al 25 aprile, “quando c’è stato l’annientamento della dittatura nazifascista che tanto tormento ha provocato alle popolazioni e ci è stata restituita la libertà”.
“Mai arrendersi”, anche in questo momento, aspettando con ansia di poter ritrovare nuovamente la nostra LIBERTÀ, il bene più prezioso che abbiamo.
di Maria Teresa Valente