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Gelo fra Meloni e Schlein. “Voglio l’elezione diretta del premier”. “Un re no?”

Non tutto è stato rivelato, ma qualche indiscrezione rispetto all’incontro fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein è fuoriuscita. Il colloquio, all’interno degli incontri politici della Meloni per le riforme istituzionali, sarebbe durato poco più di venti minuti. Il gelo fra le due leader attualmente più rappresentative della destra e della sinistra non si sarebbe del tutto sciolto durante il corso dell’incontro. Meloni e Schlein si sarebbero rivolte chiamandosi reciprocamente “presidente” e “onorevole”. 

Oltre i dettagli personali ci sono poi le questioni politiche che, come anticipato anche nei giorni scorsi dalla Schlein, dividono in maniera netta le due leader. La segretaria del Pd avrebbe chiuso a qualsiasi idea di premierato e di presenzialismo. Schlein, subito dopo l’uscita dall’incontro con Meloni, ha ribadito anche la volontà di non modificare di un millimetro il peso e il potere del presidente della Repubblica. 

Nel colloquio, secondo Repubblica, Meloni avrebbe parlato del voto dei cittadini e di un rispetto per il “mandato popolare”. Per Meloni è soltanto l’elezione diretta del premier che apre a una “democrazia matura”. Schlein, però, ha risposto a tono (in maniera ironica): “E allora presidente perché no la monarchia illuminata”. Fra stoccate (“la vedo troppo preoccupata per la stabilità del suo governo”) e posizioni inconciliabili, l’incontro si è chiuso con un confronto netto ma rispettoso. 

La Meloni, infatti, avrebbe detto: “Non lo faccio per me, lo lasceremo al prossimo governo. Pensiamo al Paese. Io comunque andò avanti, ho il dovere di dirvelo”. La Schlein, a fine incontro, ha aggiunto solamente annotazioni sul clima. “Il clima è stato franco, di discussione franca sul merito delle cose. Un clima rispettoso e cordiale”.

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