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Chi ha votato (dall’opposizione) La Russa? Renzi è il primo sospettato

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Il mistero, a Palazzo Madama, si infittisce. Chi ha votato, andando in soccorso alla coalizione di centro-destra, il presidente del Senato Ignazio La Russa? Dopo l’opposizione di Forza Italia, che non ha votato il presidente in quota Fratelli d’Italia, tutti si sono stupiti dei voti che sono arrivati dalle opposizioni in soccorso alla destra. 

Si parla, facendo due conti, di 16 o 19 voti. In queste ore molte sono le domande che si rincorrono: “C’è la manina di Renzi, all’insaputa di Calenda”. “Avrà aiutato Casini?”. “Sono quelli del Pd”, “No, i 5 stelle”, “Una mossa di Renzi e di Conte”.

Il principale sospettato, in questo caso, è stato Matteo Renzi, leader di Italia Viva e senatore del Terzo Polo. Nonostante il Terzo Polo non abbia tutti i senatori che sono arrivati in soccorso alla destra, ma solo 9 senatori, per molti Renzi potrebbe aver architettato questo piano per dare il primo aiuto alla maggioranza di governo. Renzi, subito dopo il voto, ha smentito questo rumors: “Fossi stato io – ha detto – lo avrei rivendicato. Non siamo stati noi 9. Oggi c’è stato un regolamento dei conti interno al centro-destra”. 

Anche Calenda si è subito smarcato da questa ipotesi. “Non dico l’oggettività perché vi è sconosciuta, ma almeno la matematica. Sono 19 voti arrivati a La Russa. Noi abbiamo un gruppo di nove persone e abbiamo votato scheda bianca. Al di là de numeri, poi, non esiste per noi liberali votare un nostalgico del fascismo. Fine”. 

Più furibondo è il segretario del Pd, Enrico Letta. Se il centro-destra ha mostrato tutta la propria spaccatura, anche l’opposizione – con un voto così indecifrabile – non si è mostrata molto compatta. “Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza”. 

Casini, in un Tweet, ha dichiarato: “Che l’opposizione soccorra la maggioranza nell’elezione del presidente del Senato alla prima votazione è un atto puro di autolesionismo. La maggioranza parte spaccata e così, purtroppo, anche l’opposizione. Bisognerebbe consigliare un po’ a tutti qualche corso di formazione politica”.

Berlusconi, invece, ha parlato di un sostegno arrivato da Renzi e Calenda e dai senatori a vita. Nelle scorse ore solo uno si è palesato: Mario Borghese (Maie) ha dichiarato che ha votato La Russa. Altro nome che rincorre in questi minuti è quello di Dafne Musolino, eletta con Sud chiama Nord di Cateno De Luca, vicino alla destra. Si parla anche di altri senatori del gruppo autonomia arrivati in soccorso a La Russa. 

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