Politica Italia

Piano sosta. “Comune e Ataf vogliono saccheggiare gli automobilisti per provare a far quadrare i conti della loro gestione fallimentare”

Dichiarazione dei consiglieri comunali Pasquale Dell’Aquila (capogruppo), Lia Azzarone, Francesco De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri

Comune e Ataf saccheggiano gli automobilisti aumentando oltremisura le tariffe della sosta per cercare di far quadrare i conti di una gestione fallimentare.

La “Bozza Proposte di modifiche a piano della sosta” elaborata dalla società di trasporto contiene aumenti folli per i residenti in strade e piazze dov’è possibile parcheggiare solo tra le strisce blu – la prima auto passa da 25 a 75 euro, la seconda da 120 a 200 euro – e incrementi sostanziosi per tutti i tipi di abbonamento: annuale da 350 a 400 euro, trimestrale da 120 a 150 euro, mensile da 50 a 70 euro, settimanale da 15 a 25 euro.

Aggravati anche i costi della tariffa oraria: il grattino orario passerebbe da 1 euro a 1,50 euro, determinando l’aumento di 25 centesimi per quello da mezz’ora, il raddoppio del costo della sosta giornaliera, da 3,50 a 7 euro, mentre la mezza giornata passerebbe a 4,5 euro dagli attuali 3. Infine, l’importo minimo da versare nel parcometro passerebbe da 30 a 50 centesimi e ci sarebbero zone in cui la sosta sarà a pagamento dalle 8.30 alle 24.00: per l’intera giornata.

L’Ataf avanza due richieste: estendere l’area occupata dalle strisce blu per fronteggiare la riduzione dei posti auto determinata dagli interventi capotici dell’Amministrazione comunale sulla mobilità urbana “che hanno causato perdite, per le casse di Ataf Spa, quantificabili in 700.000 euro”, si legge nel documento; chiede di cancellare il parcheggio gratuito per le auto ibride e di far pagare ai loro proprietari un abbonamento annuale di 100 euro, alla faccia della transizione energetica e degli incentivi alla mobilità urbana sostenibile.

L’obiettivo finanziario indicato è ottenere maggiori incassi per 1,7 milioni l’anno, utilizzando i soldi degli automobilisti foggiani, e non solo, per coprire i buchi aperti dalla fallimentare gestione di Ataf o per acquistare autobus da rottamare e inutili a coprire le tante corse quotidianamente soppresse per carenza di mezzi.

Siamo curiosi di conoscere l’opinione dei consiglieri di maggioranza e del sindaco Landella, rappresentante dell’azionista unico della società, che questa volta non potranno appellarsi agli errori di chi li ha preceduti, giacché è loro responsabilità aver stravolto il piano elaborato nel 2012 ed è responsabilità degli amministratori di Ataf la pessima e infruttuosa gestione del servizio.

La pezza dell’ipotizzata attivazione dei parcheggi di scambio, totalmente indeterminata sotto il profilo operativo, conferma la natura unicamente finanziaria del piano della sosta disegnato dalla società, totalmente disinteressata a farsi promotrice di una diversa e più sostenibile mobilità urbana.

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Comunicato Stampa

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