Manfredonia, una città senza “libertà”. MTV: “Prima assenza dell’assenza istituzionale”
L’assordante silenzio dell’assenza di celebrazioni per il 25 aprile è riuscito a fare più rumore di quanto fece persino la sirena antiarea della seconda guerra mondiale rimessa in funzione lo scorso anno dall’ex sindaco Angelo Riccardiproprio in occasione della festa della #Liberazione.
Mai era successo nella storia di #Manfredonia che non vi fossero manifestazioni per l’anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo: nessun corteo con le associazioni combattentistiche, niente fiori da deporre al milite ignoto, la banda non ha suonato.
Negli ultimi 9 anni era stato l’ufficio del Sindaco ad occuparsi di organizzare le celebrazioni. Ora questo ufficio non esiste più e questa è stata la prima ‘assenza’ dell’assenza… istituzionale.
Ovvio, ma a quanto pare non per TUTTI, che il #25aprile non è la festa di un sindaco o delle istituzioni, ma è la festa di tutti. Fino ad oggi nessuno, però, se ne era reso conto.
Sui social è partito un tam tam mediatico di sconcerto e stupore a caccia dei colpevoli per trovare i quali bastava semplicemente guardarsi allo specchio, e durante la mattina una corona d’alloro è apparsa in villa ai piedi del monumento ai caduti, donata da qualche anonimo che non ha voluto arrendersi all’ignavia di una città che, senza una guida, si è improvvisamente trovata a testimoniare la propria INADEGUATEZZA.
Un monumento ai caduti che, seppure ornato alla chetichella, non è apparso mai così FREDDO E MUTO come oggi.
Maria Teresa Valente
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