Attualità Capitanata

L’eroe e l’antieroe di Angela Finocchiaro

Il Teatro comunale Lucio Dalla ha accolto con entusiasmo, il 7 febbraio scorso, lo spettacolo ‘Ho perso il filo’ della bravissima attrice Angela Finocchiaro con un sold out strameritato. La Compagnia Bottega degli Apocrifi ha scelto la celebrazione dell’antieroe come quinto appuntamento della sua programmazione ‘Per chi suona la sveglia’.

Stanca di interpretare ruoli sempre uguali a se stessi, a suo dire, la Finocchiaro decide di stravolgere il suo personaggio e portare sul palco addirittura un eroe greco e per la precisione Teseo che dovrà portare a compimento l’arduo compito di uccidere il sanguinario minotauro. Un’ardua impresa che comporta un coraggio fuori dal comune ma a cui un eroe non puó e non deve sottrarsi.

Ma cosa succederebbe se tanto ardire venisse richiesto ai giorni nostri? Probabilmente la via scelta sarebbe la fuga, il turbamento interiore ci farebbe perdere il filo della nostra vita catapultandoci nel nostro labirinto interiore, alla ricerca di noi stessi e di quello che siamo e che siamo stati. La paura, il timore di soccombere di fronte ad un qualcosa piu grande di noi, ci confonderebbe e ci costringerebbe a guardarci allo specchio scoprendo che in realtà non siamo quegli eroi che crediamo di essere ma che siamo fragili ed abbiamo bisogno di essere guidati nella riflessione.

Temi d’importanza esistenziale vengono analizzati nelle quasi due ore di spettacolo dall’attrice, sul palco accompagnata da sei ballerini, che riesce comunque a non annoiare con la sua verve comica e i suoi tempi perfettamente calibrati: tante le domande poste, tanti i flashback e i ricordi d’infanzia che vengono rievocati grazie anche all’aiuto di un muro/grillo parlante. Piombata senza un’apparente ragione in questa strana e paradossale dimensione, la protagonista stanca di vagare e di rievocare momenti della sua vita interrogandosi sul suo passato e futuro chiede costantemente di ritornare al suo mondo…di imboccare finalmente la via d’uscita.

Quale sarà, però, la direzione giusta? Tante possono sembrare le vie per ritrovare se stessi, spesso si scelgono le più semplici e meno faticose ma tempo e ricerca ci porta a capire che solo una conduce alla libertà: affrontare le sfide che la vita ci pone senza scorciatoie.

Libera Maria Ciociola

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Redazione

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