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Le città scendono in piazza per Mario Draghi. “Sì allo statista Draghi, no allo stagista Conte”

Se il centrodestra, da Meloni a Berlusconi passando per Salvini, è pronto a cimentarsi nel turno di elezioni anticipate, il fronte moderato sta cercando in tutti i modi di convincere Mario Draghi a restare a Palazzo Chigi. Da fonti vicine al Presidente del Consiglio si parla di dimissioni da confermare mercoledì alla Camera, ma non negano nemmeno che c’è attenzione a Chigi per le tante attenzioni e le tante richieste di continuare che arrivano dal Paese reale. Nei giorni scorsi molti sindaci, amministratori locali, imprenditori e liberi cittadini, infatti, hanno chiesto a Draghi di restare per altri mesi, ovvero il tempo necessario per concludere le opere del PNRR e gestire questa difficile fase di transizione per l’Italia.

Oggi, per ribadire questa richiesta, molte città scenderanno in piazza a sostegno di Draghi. Si partirà da Milano che, alle 18.30 in Piazza della Scala, farà sentire la sua voce per un Draghi Bis. “Nessuno vuole mettere una bandierina su quest’iniziativa, non c’è colore politico: siamo cittadini che fanno vita associativa soprattutto nell’area riformista, e siamo avversi al populismo”, ha spiegato al giornale online Linkiesta Marco Ghetti, presidente di “Per l’Italia con l’Europa”, l’associazione che ha organizzato la manifestazione. 

Il messaggio che circola su WhatsApp annuncia: “Per respingere l’attacco irresponsabile e insensato dei 5 Stelle”. “L’Italia che vogliamo salvare, conservare e mandare avanti è un’Italia che ha non solo una collocazione salda nell’Unione europea, ma anche un ruolo da protagonista come avvenuto nell’ultimo anno e mezzo. Il fatto che un uomo come Giuseppe Conte possa rimuovere Draghi dai tavoli della costruzione europea è un crimine politico, a maggior ragione perché questo si trasforma anche in un regalo a Putin”, conclude l’organizzatore. 

Roma, invece, la manifestazione si svolgerà in Piazza San Silvestro. L’iniziativa è partita da Manfredi Mumolo, 20 anni, studente di Scienze Politiche alla LUISS di Roma e appassionato di politica. L’appello del giovane studente recita. “Nel mezzo di una guerra, con una situazione economica ancora precaria, con un’inflazione crescente, la crisi energetica, le democrazie sotto attacco in tutto il mondo, gli irresponsabili che hanno già fatto tanti danni al nostro Paese vogliono privarci della guida migliore che l’Italia può schierare per fronteggiare questa difficile situazione. Non possiamo permetterlo. È nostro dovere chiedere a Mario Draghi di continuare a guidare l’Italia”. 

A sostenere subito queste iniziative è stato Matteo Renzi che, con il suo partito Italia Viva, ha fatto partire una campagna firme per chiedere a Draghi di restare a Palazzo Chigi. “Oggi alle 18.30 manifestazioni in tante città d’Italia, da Milano a Roma, da Torino a Firenze, a Trento. Si allo statista Draghi, no allo stagista Conte”. 

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