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Due chiacchiere con Gianmaria Coccoluto, campione italiano di kitesurf

Ci sono sogni che alla fine si avverano. È il caso di Gianmaria Coccoluto, il primo atleta a far vincere il campionato del mondo Kite Freestyle all’Italia. Sport recente che al momento conquista una nicchia di appassionati, il kitesurf è uno sport velico, nato nel 1999 come variante al surf e consiste nel farsi trainare da un aquilone (“kite” in inglese), che usa il vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una barra, collegata al kite da sottili cavi lunghi tra i 22 e i 27 m. Nato a Terracina, Gianmaria è un kiteboarder professionista, 6x campione italiano, europeo fino alla vittoria mondiale durante la competizione mondiale in Brasile, sponsorizzata da Qatar Airways. Nel 2017, tra i tanti punti importanti del suo palmarès, entra a far parte del team Duotone, partecipando a tutte le tappe dei campionati mondiali di kitesurf e nello stesso anno si conferma campione italiano per la quinta volta. Proprio durante la sua permanenza nel team Duotone conosce istruttori e atleti del Gargano, mecca pugliese dei kiters per i suoi spot battuti dal vento. Chissà se presto potremo vederlo fare acrobazie sulle nostre spiagge.

Come ti avvicini al kitesurf?

Mi sono avvicinato al kitesurf grazie al mio migliore amico Gabriele Garofalo, lui già era un professionista freestyler ad alti livelli. Vedendo lui eseguire i tricks mi sono subito innamorato di questo sport e del freestyle.

Quali sono state finora per te le sfide più difficili?

Le sfide difficili sono state tante: tanti sacrifici, tante sconfitte da cui mi sono sempre rialzato perché ho continuato a credere nel mio sogno. Ho perso molti amici per praticare kitesurf perché mi sono trasferito in Sicilia, regione in cui vivo ormai da undici anni per allenarmi e provare a vivere di quello che amo.

Che cosa ha significato per te questa vittoria?

Questa vittoria per me significa tutto. Era l’obiettivo fondamentale dei miei giorni, mi svegliavo e dormivo pensando solo a quello e a come avrei potuto raggiungerlo. Un obiettivo volevo raggiungere assolutamente anche per la mia famiglia che ha fatto molti sacrifici per farmi praticare il kitesurf. Ora sono tutti orgogliosi di me.

Rappresenti in surf e il kitesurf come campione italiano. Le discipline acquatiche di questo tipo però ricoprono ancora un ruolo minore rispetto agli sport classici. Secondo te se ne parla troppo poco?

Il kitesurf è uno sport recente e spettacolare: nonostante le nostre acrobazie in acqua se ne parla ancora poco. Spero che con quest’ultima vittoria dell’Italia ci sia l’occasione per parlarne di più e per permettere alle persone di potersi avvicinare a questo fantastico sport. 

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Dalila Campanile

Giornalista pubblicista e addetta stampa. Laureata in legge, si specializza in Comunicazione. Cura la comunicazione di eventi e aziende made in Puglia con laboutiquedelleparole.it. Innamorata della sua terra, ama raccontarla.

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