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Incendi in Provincia di Foggia, Bordo: “Questa battaglia non può essere affidata solo a Stato ed Istituzioni”

Ciò che è accaduto in questi giorni in provincia di Foggia è molto preoccupante. Gli attentati agli imprenditori che si ribellano alle estorsioni e gli incendi dolosi nell’area umida di grande pregio naturalistico di Manfredonia e nei boschi tra Mattinata e Vieste denotano ancora una volta quanto la criminalità organizzata presente nel nostro territorio sia pericolosa e radicata.

Il disegno, molto chiaro, è quello di impoverire sempre di più la Capitanata, area già molto depressa, per continuare a soggiogare e ricattare i cittadini. Lo scopo di queste azioni di forza è evidente: il tentativo è quello di spingere le imprese sane a cedere alle pressioni mafiose e speculare sulle aree naturalistiche e boschive distrutte.


Prima che sia definitivamente tardi, è necessaria una risposta corale e forte delle istituzioni e dei cittadini. Questa battaglia non è solo repressiva ma anche culturale.

Non può essere affidata solo allo Stato e alle istituzioni, che pure hanno molte responsabilità per aver a lungo sottovalutato i fenomeni criminali legati alla quarta mafia. Certo, in questi anni il potenziamento dell’organico delle forze dell’ordine e delle strutture investigative ha consentito di raggiungere risultati importanti nell’attività di contrasto, ma evidentemente tutto questo non è ancora sufficiente. Anche per questa ragione stiamo insistendo con il governo per potenziare i presidi di legalità in Capitanata, a partire dall’istituzione di un altro tribunale e di una sezione distaccata della DDA, insieme al rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, anche con l’obiettivo di prevenire e combattere più tempestivamente i tanti incendi dolosi.


Tutto questo è importante e necessario, ma occorre anche e soprattutto la reazione dei cittadini. Serve una maggiore consapevolezza di tutti rispetto alla forza e la pervasività, spesso sottovalutate, della criminalità organizzata presente nel nostro territorio. Così come è importante lottare contro il rischio dell’assuefazione e la convinzione di tanti di essere di fronte a fenomeni ineluttabili e, quindi, da tollerare. Non è così. Ciascuno di noi può fare tanto per contribuire nell’attività di prevenzione e contrasto. È importante non cedere ai piccoli soprusi, reagire ai tentativi di estorsione, denunciare i reati, rispettare le leggi, difendere le bellezze del territorio. Lo Stato è con noi. Se tutti già nel nostro piccolo facessimo questo, daremmo sicuramente una mano enorme all’azione quotidiana, meritoria e fondamentale delle forze di polizia e della magistratura.


Insomma, dobbiamo capire che tutto quello che succede intorno a noi non dipende solo ed esclusivamente da quanto fa lo Stato. Molto dipende anche da quanto facciamo noi. Serve allora una reazione collettiva e culturale. Siamo ancora in tempo. Facciamo anche noi tutto quello che possiamo, adesso e ogni giorno, per tutelare e salvaguardare il nostro territorio dall’invadenza sempre più asfissiante di una criminalità senza scrupoli.

Michele Bordo

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Redazione

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