Cospito non condanna gli attacchi degli anarchici. Festival di Sanremo blindatissimo, rischio scontri

Il caso Cospito continua ad accendere (e preoccupare) la politica italiana. Dopo il trasferimento al carcere opera di Milano, l’anarchico ha affermato di voler continuare la sua protesta contro il 41-bis. Non solo quello suo, ma quello di tutti. La fermezza ieri è stata confermata dal ministro Nordio e, indirettamente, anche dalla premier Giorgia Meloni. 

Nel frattempo, oggi, si è intensificato il dialogo delle forze dell’ordine per presidiare e prevenire probabili attacchi anarchici in solidarietà di Cospito. Al Viminale si sono incontrati il ministro dell’interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia, Lamberto Giannini, il comandante generale dei carabinieri Teo Luzi, quello della guardia di finanza Giuseppe Zanarana e i direttori di Dis, Aisi ed Aise. Le precedenti esternazioni anarchiche contro ambasciate e simboli sensibili delle istituzioni europee, hanno spinto il Ministero ad innalzare le misure di tutela per gli obiettivi sensibili, la tutela dei magistrati e delle istituzioni. 

Ma c’è un obiettivo sensibile – sempre secondo il Viminale – fra pochi giorni. Martedì 7 febbraio, infatti, comincerà l’edizione 2023 del Festival di Sanremo. La città, che attende più di quarantamila persone fra addetti ai lavori e artisti, sarà praticamente blindata per l’allarme di possibili azioni di anarchici. Ci saranno controlli con metal detector ai varchi della cosiddetta “zona rossa”, ovvero quella a ridosso del Teatro Ariston, e poi varchi, azioni della prevenzione crimine e dell’unità antiterrorismo. Oltre ai controlli via mare, ci saranno inoltre posti di blocco e sorveglianza con 100 uomini già presenti sul territorio e ben 150 unità che si aggiungeranno da martedì a domenica sera. 

Nel frattempo, visitato nel carcere di Opera dal consigliere regionale della Lombardia Michele Usuelli, Cospito non condanna gli attacchi dei manifestanti. “Ho chiesto a Cospito di condannare le azioni violenti di questi giorni, che ci allontanano dalla possibilità di ottenere una revisione del 41bis. Non mi ha detto di approvare questi gesti, ma prevalendo il suo essere anarchico, non si sente di dire nulla a chi li sta compiendo, nemmeno di condannarli”, ha dichiarato Usuelli.