Attualità Capitanata

Il venditore Filippo Castriotta, un grande uomo, fatto di un elevato spirito di sacrificio

Era ieri, ma lo intravedo ancora oggi ,con gli occhi della memoria commossa, in quel vecchio ” Mercato Ittico”, con la sua resistenza da giovanotto.

La sua vita era un’intera giornata di lavoro , si recava a casa , stanco morto a sera, con la sua carretta, che lasciava appoggiata al muro.

Iniziava di mattino presto , poi di primo pomeriggio , aiutava a scaricare i telai alle barche ,appena tornate dalla pesca. Lo chiamavano l’uomo vestito di nero , da quando gli morì la giovane figlia Enza…quel lutto, da quel giorno non lo tolse più .

Filippo, ha guadagnato un posto di diritto ,nella storia di Manfredonia , per la sua bontà, la sua onestà, e per la grande generosità, per una forma smisurata, di aggregazione sociale. Era sempre tenero , intento alla commozione, girava mezza città, con quella sua carretta di legno, di un certo peso sempre carica di roba.

Oltre ai pesci , vendeva di tutto – prezzemolo , rape, bibite ,spesso accompagnato dal figlio , e dal nipote . Castriotta , “detto Cazzill”… ebbe un altro grande dispiacere , quando gli morì pure il figlio Lilino (Michele) in circostanze poco piacevoli. D’allora , quest’altra mortificazione, lo accompagnò, fino agli ultimi giorni della sua esistenza durata oltre 90 anni. Il sig. Filippo , continuò a lavorare fino agli ’90 , anche con quella poca forza che gli restava , a spingere quella sua amata carretta ,fino a che un giorno , la lasciò perdere appoggiata, ad un marciapiede. 

Oramai la sua dote di forza fisica, una volontà da oltrepassare con grinta , la linea demarcata, di un  cielo basso dalle nuvole di bianco allungato sul mare , fino a farlo salire di potenza , in uno strano  e faticoso percorso chiamato : il corridoio del Paradiso.

di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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