Giulia Cecchettin aveva paura. L’audio: “Vorrei che Filippo sparisse dalla mia vita”

Giulia Cecchettin, poche ore prima di morire, era stanca dei comportamenti di Filippo Turetta, il suo ex ragazzo che l’ha uccisa sabato 11 novembre dopo una furiosa lite. In una testimonianza speciale, trasmessa ieri sera da “Chi l’ha visto”, la giovane si lamentava con le amiche della situazione complessa che tratteneva ancora con il suo ex ragazzo. Giulia era stanca dei suoi comportanti, dei suoi atteggiamenti morbosi e ossessivi. “Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, non vorrei più avere contatti con lui”, dice Giulia alle amiche in un vocale WhatsApp.

Per Giulia i comportamenti di Filippo erano strani. Lei, però, non aveva voglia di ferirlo. La sua paura era che Filippo potesse fare un gesto sconsiderato se lei avesse deciso di terminare definitivamente i rapporti con lui. “Allo stesso tempo mi viene a dire cose come che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi e che vorrebbe morire”.

Filippo, dunque, ha ricattato emotivamente Giulia prima di picchiarla, sequestrarla e ucciderla. Il sospetto che Filippo agisse su di lei una forma di ricatto era evidente, ma Giulia – ancora una volta – aveva scelto di non tagliare bruscamente i rapporti. “Non me la viene a dire per forza come ricatto secondo me, però suonano molto come ricatto. Allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo”.

Il ricatto di Turetta, in questa storia tutta sbagliata, ha portato a maturare un senso di colpa di Giulia. La ragazza, infatti, voleva lasciarlo, ma aveva paura che lui potesse mettere fine alla sua vita. Non aveva immaginato che il pericolo era imminente per la sua di vita. “Vorrei non vederlo più perché comincio a non sopportarlo più. Vorrei fortemente sparire dalla sua vita ma non so come fare, perché poi mi sento in colpa. Ho paura che possa farsi male”.