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“Basta con la mattanza dei migranti”

Altri dodici braccianti morti in un incidente stradale, dopo i quattro dei giorni scorsi, nelle campagne del foggiano. Sono i numeri di una mattanza che si ripete di anno in anno. Numeri dietro i quali ci sono le vite di uomini e donne, italiani e stranieri, accomunati dal terribile giogo dello sfruttamento. Uno sfruttamento che non conosce limiti, che si estende dai campi ai luoghi in cui questi lavoratori sono costretti a vivere. Il caporalato è un sistema mafioso che spreme i già magrissimi guadagni dei braccianti, esponendoli a rischi tremendi. È inconcepibile che nel territorio in cui si concentra il 30% della produzione italiana di pomodori – orgoglio e vanto dell’agroalimentare “made in Italy” – le condizioni di lavoro debbano ancora essere queste a un anno dall’entrata in vigore della legge che avrebbe dovuto sanare la piaga del caporalato. Al contrario, con la reintroduzione dei voucher il governo sta favorendo proprio le imprese che basano la loro attività sullo sfruttamento indiscriminato del lavoro.

Rifondazione Comunista sarà al fianco dei braccianti di Capitanata nelle mobilitazioni che si terranno mercoledì 8 agosto, per testimoniare la sua vicinanza ai lavoratori e chiedere al governo di intervenire rapidamente contro il caporalato e a tutela della sicurezza delle persone che lavorano in agricoltura. Solo uniti, lavoratori autoctoni e immigrati, potranno combattere i comuni nemici: quei padroni che non si fanno scrupoli a trattare altri esseri umani come carne da macello

Salvatore Romeo 

Nicola Cesaria della segreteria regionale prc

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Redazione

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