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“Volerò” la video poesia per la Capitale Cultura Puglia del diciottenne di Monte Sant’Angelo

“Volerò” è il titolo della video poesia per la Capitale Cultura Puglia, scritta dal diciottenne di Monte Sant’Angelo.

Domenico Rignanese è l’autore della poesia “Volerò” dedicata alla Capitale della Cultura Puglia 2024. Il giovane ha 18 anni e frequenta il quinto anno del Liceo Classico Gian Tommaso Giordani di Monte Sant’Angelo. Insieme ai suoi coetanei ha girato anche un video che diventa a tutti gli effetti uno spot, che valorizza le bellezze di Monte Sant’Angelo, perla incastonata nel Gargano. Il progetto, ideato da Pasquale Gatta, nasce per celebrare il 21 Marzo, Giornata mondiale della poesia proclamata dall’UNESCO, spiega il sindaco della città, Pierpaolo D’Arienzo. Voci: Armillotta Laura, Ciuffreda Arianna, Ciuffreda Martina, Domenico Rignanese. Riprese: Ciuffreda Martina e Niro Raffaele. Montaggio e supervisione: Niro Raffaele.

Testo della poesia

Volerò

Riesco a vederti in lontananza

ti avvicini offrendo la tua vissuta mano

che mi farà da guida.

Vuoi mostrarmi il tuo mondo

per renderlo mio

plasmare la sua bellezza in me.

Qui dove le rondini cantano felici

e i fiori mostrano il proprio splendore

domina il limpido bianco

delle case a schiera.

Il cielo ne è innamorato

cerca di sedurlo con il suo azzurro

piange quando non riceve risposta

e lo rimprovera con il suo forte soffio.

Ci tuffiamo nel bianco

ascolto il suono delle campane

accompagnato da diversi profumi

e tanti occhi curiosi.

Qui vedo l’immensità del mare

come sfondo di un quadro perfetto

mi innamoro come il cielo.

Vedo un santuario

dove ha origine il sacro.

Si mescola con la natura.

Rocce profonde, vitali

verde sincero di alberi secolari.

Un’infinita bellezza.

La sua mano

è stata accolta

da luoghi lontani

Ma è qui che si è, sempre.

Quando ti fonderai

con questa meraviglia

mi aprirai la porta del nostro mondo

la nostra capitale.

Avevo bisogno dello sguardo

delle mie radici

per vedere il mio futuro.

Avrò cura del cielo che soffre d’amore

del bianco per non spegnerlo

del verde per la sua bellezza

della mia anima.

Volerò

perché qui si può volare,

e come le rondini

porterò primavera.

Domenico si racconta

1)Cos’è per te la poesia?

Per me la poesia è la manifestazione in parole dell’ “io” e delle nostre emozioni. È un’operazione pregna di fascino la trasposizione del groviglio di pensieri sul foglio bianco. Quando scrivo, i miei pensieri prendono forma. La poesia è uno specchio attraverso cui il lettore si riconosce, nelle sue incertezze e nei suoi valori. E’ bello il suo essere universale.

2)A 15 anni hai realizzato una miniatura in scala della Basilica di San Michele in cartone, a 18 scrivi poesie, coltivi l’arte e la bellezza in tutte le sue forme. Cos’è per te la creatività?

Per me la creatività è plasmare nella realtà parti della propria anima, la poesia è una ramificazione di essa, esattamente come la pittura, la musica e molto altro. Tutti siamo creativi, ma molti non lo sanno. Bisogna cercare se stessi creando.

3)Nella poesia asserisci: “Avevo bisogno dello sguardo delle mie radici per vedere il mio futuro”. Pensi che questo futuro possa essere nel paese in cui sei nato e cresciuto?

Qui c’è tutto di me. Vorrei entrare nel mondo della filosofia e dell’arte e sento che devo allontanarmi per realizzarmi. Del resto, non sono il primo e non sarò l’ultimo. Voglio tornare, sì, ma per tornare devo andare via, esplorare, sperimentare, cercare nuovi orizzonti, fuori e dentro di me. Credo in questo paese e nelle sue bellezze artistiche e naturalistiche.

4)Il video spot è stato realizzato grazie alla collaborazione dei tuoi coetanei. Chi sono e cosa rappresentano per te?

La mia poesia ha assunto un tocco in più grazie alle tre ragazze che hanno partecipato alla realizzazione del video. Laura e Martina sono mie compagne di classe, e le conosco da un po’. Sono dotate di una quasi singolare sensibilità, qualità ormai più unica che rara. Arianna fa il primo superiore e di lei mi hanno colpito le sue doti attoriali che ha avuto modo di manifestare durante la “Notte del Liceo Classico”. Non la conosco ancora bene, ma credo che anche lei abbia una bella emotività. Sono delle persone meravigliose e senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa.

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Lucia Pia Caputo

Classe ‘98, pugliese di origini ma emiliana di adozione. Laureata in Lettere, specializzanda in Filologia, Letteratura e tradizione classica. Innamorata della paleografia Latina. Aspirante docente e food e content creator. Ho esperienze pregresse nel mondo dell’editoria. Nel tempo libero organizzo e modero eventi. Da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione. Scrivo per liberarmi del superfluo.

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