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Venerdì Santo: il commovente video delle Fracchie di San Marco in Lamis

Scende la notte su San Marco in Lamis.

È buio ormai.
In lontananza si scorge un bagliore che illumina e riscalda.
Mi sembra di vederle le nostre Fracchie, le lunghe torce di legno infuocate che guidano Maria, una madre alla ricerca del corpo di suo figlio morto in croce per noi.
Con lei i nostri bambini, le confraternite, migliaia e migliaia di fedeli, migliaia di turisti.

La potenza di un evento, la forza di un’emozione autentica, di un’esperienza profonda.

La pandemia ci priva forzatamente delle nostre certezze e di ciò che ci sta più a cuore.
Lo è ancor di più – per il secondo anno consecutivo – per la nostra città, orfana delle sue amate “Fracchie”, rito unico nel suo genere da più di quattro secoli, tra gli eventi più importanti e suggestivi della Puglia, riconosciuto come “Meraviglia italiana” ed inserito nel prestigioso circuito regionale dei “Riti del fuoco”.

Fuoco, come un focolare domestico che illumina, riscalda, aggrega, rassicura.
Luce, come la speranza di un nuovo inizio fatto di serenità e di gioia.

Nonostante la pandemia ci sarà comunque la Pasqua e Maria ancora una volta, in quel venerdì, cercherà suo figlio.
Continuiamo, allora, ad illuminare la sua strada: nelle nostre case, nei nostri cuori.
Un modo per sentirci vicini, un modo per accendere simbolicamente la nostra speranza.
Un modo per illuminare la strada verso quella rinascita che ci auguriamo possa esserci presto in tutto il mondo.

Cari concittadini e cari turisti, ci rivedremo, ci auguriamo, venerdì 15 aprile 2022, intorno alle nostre Fracchie per rivivere di nuovo, tutti insieme, quel rito sacro e profano che rappresenta la nostra identità, la nostra storia e la nostra cultura nel mondo.
Quello sarà davvero un bel giorno.

Buona Pasqua a tutti voi. Vi abbraccio

Michele Merla – Sindaco di San Marco in Lamis

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Redazione

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