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Uso ed abuso del campo “Miramare” di Manfredonia

Ancora una volta la Polisportiva Salvemini è stata oggetto di discriminazione ma, questa volta, a parte quella adottata dall’Assessore allo sport Giuseppe La Torre, per la quale abbiamo già avviato il percorso legale, ma da del GESTORE del campo COMUNALE nella persona di Antonio Sdanga che si è elevato da gestore a PROPRIETARIO indiscusso e indisturbato del campo Miramare di Manfredonia.

Ieri, nonostante le pochissime ore concesse dall’Assessore (3 alla settimana per allenare due squadre di calcio che disputano tornei Regionali, tutte concentrate nella giornata di mercoledì), non è stato consentito il regolare svolgimento degli allenamenti che dovevano iniziare alle 17:30 e terminare alle 20:30.

Nonostante l’autorizzazione comunale e le giuste procedure di conferma e avviso al manfredonia Calcio Srl in qualità di gestore del campo Comunale Miramare, per il quale percepisce una cospicua somma, nonostante l’invito a liberare il campo rivolto agli allenatori ed ai dirigenti del Manfredonia Calcio, gli stessi proseguivano gli allenamenti non curanti delle nostre rimostranze perché, a loro detta, avevano avuto ordine di non curarsi della nostra autorizzazione Comunale.

Abbiamo interessato la polizia municipale la quale è intervenuta tempestivamente e, dopo aver visionato le autorizzazioni ha verbalizzato il tutto riportando l’ora esatta della piena disponibilità del campo che è avvenuta alle 18:40, ben 1:10 dopo l’orario a loro concesso.

In virtù di quanto accaduto, è stata fatta una denuncia al Sindaco il quale non potrà che prendere atto e intervenire sulla ormai insostenibile situazione che si è venuta a creare, analizzando le clausole della concessione ed il regolamento Comunale per l’utilizzo della struttura pubblica.

A nostro avviso ci sono gli estremi per mettere in discussione la stessa analizzando quanto da tempo avviene nel campo Comunale in cui si preclude l’uso degli spogliatoi nuovi, in cui quasi sempre gli atleti che non sono del Manfredonia Calcio gli tocca farsi docce con acqua fredda, in cui gli arbitri ci sanzionano perché anche loro si lavano con acqua fredda, in cui si pretende di far pagare il servizio di pulizia che invece è a carico del gestore che riceve soldi dal Comune, in cui vengono aperti i vari settori o tribune a seconda dell’umore del gestore, IN CUI VIENE ESEGUITA UNA ATTIVITA’ VIETATA DAL REGOLAMENTO COMUNALE e cioè quella di scuola calcio in quanto attività a scopo di lucro.

Chiediamo al Sindaco Angelo Riccardi di intervenire tempestivamente analizzando l’accaduto e prendendo provvedimenti per ridare alla Città di Manfredonia l’unico campo di calcio Comunale omologato che dovrebbe essere di tutti e non solo del Manfredonia Calcio Srl.

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Redazione

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