“Economia nazionale in pericolo per il caro carburanti”
“Confesercenti dichiara la sua preoccupazione per le proteste degli autotrasportatori, soprattutto perché questi blocchi dei trasporti su gomma, proclamati per l’aumento dei costi dei carburanti, potrebbero provocare un incremento dei prezzi della filiera dell’alimentazione.
In Capitanata il problema riguarderebbe soprattutto il settore che gravita intorno a grano, pane e pasta. Confesercenti chiede “un corridoio per i beni alimentari di prima necessità e deperibili”.
La conseguenza della protesta degli autotrasportatori è che a questa categoria, tanto penalizzata dal caro carburanti, si aggiungano quelle dell’intero comparto agricolo.
È necessario che il Governo si mobiliti immediatamente ed intervenga anzitutto sulle accise, che costituiscono un ostacolo insormontabile per chi è costretto a lavorare ai limiti della vivibilità, rinunciando all’ausilio di dipendenti.
Affrontare un viaggio lungo lo Stivale, in questo momento equivale a dover effettuare decine di soste di carico per ottimizzare i trasporti e in ogni caso non si riescono a far quadrare i conti.
Il caro carburante, insieme a quello dell’energia elettrica e del gas, non distruggono soltanto gli autotrasportatori, ma minano ogni settore economico italiano. E non si può rimanere ad osservare questa angosciante agonia senza muovere un dito”