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Casadei ed il suo rapporto con il Gargano: addio al ‘Re del liscio’

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Raoul Casadei è morto oggi a 83 anni – compiuti lo scorso 15 agosto – dopo essere stato ricoverato, il 2 marzo, all’ospedale Bufalini di Cesena per Covid. E’ stato, per tutti, il ‘Re del Liscio’, l’uomo che ha trasformato il folklore romagnolo in un genere riconosciuto e apprezzato in ogni angolo d’Italia. Che su quella sorta di inno nazionale’, ‘Romagna Mia’ scritto dallo zio, Secondo Casadei, ha costruito una carriera leggendaria all’insegna dell’allegria, della solarità e della genuinità tipica della sua terra.
Molto forte era il legame di Casadei con il Gargano (in gioventù insegnò e incontrò la sua amata moglie in quel di Cagnano Varano) e dove era proprietario di due riserve di caccia (Lesina e Zapponeta).

Ecco alcuni aneddoti raccontati in prima persona dal “Re del Liscio” negli anni passati.

Casadei ha conosciuto sua moglie Pina in Puglia, dove entrambi lavoravano come insegnanti. «Dopo aver vinto il concorso, mi assegnarono a una scuola elementare a Cagnano Varano, nel Gargano. Erano gli anni del boom economico, ma i miei alunni arrivavano a scuola tutti scalzi e con le maglie bucate. C’era chi frequentava la quarta pur avendo 14 anni, chi aveva il padre in prigione. I miei colleghi chiedevano tutti di essere trasferiti. Io, invece, per i primi mesi non ho mai dato compiti: li portavo allo stadio a giocare e a raccogliere asparagi. Dopo un po’ hanno iniziato ad ascoltarmi. Devo a loro la mia capacità di saper parlare in pubblico». Gli anni Sessanta passano così tra l’ insegnamento in inverno e le serate in estate con l’ orchestra fondata da suo zio Secondo Casadei nel 1928. https://m.famigliacristiana.it/articolo/raoul-casadei-italia-mia-tornerai-ad-andare-sul-liscio.htm

Una pratica, quella dell’insegnamento, connaturata in Raoul, che prima di sfondare come musicista, era docente elementare in Puglia, quando conobbe la futura moglie Pina, di origini napoletane. “Erano gli anni sessanta e la mia idea di scuola era improntata alla modernità, all’innovazione: non mi accontentavo di dare nozioni, volevo che gli studenti non sentissero le mattinate come un peso. Ricordo una quarta di Cagnano Varano: una cinquanta ragazzi. Prima di fare lezione, li portai all’aperto per parlare e per conoscerli, per averli dalla mia parte, perché poi mi seguissero”. Cagnano Varano è nell’entroterra, nel foggiano. Raoul vi tornò cinque o sei anni fa, con la sua orchestra ormai celebre, e sul palco sfilarono i suoi ex alunni, a salutare il maestro di una volta. https://www.google.com/amp/s/tommasomontagna.wordpress.com/2012/03/04/re-del-liscio-intervista-a-raoul-casadei-articolo-pubblicato-su-co-magazine/amp/

C’era uno che zappava la terra, mi ha sentito parlare, si è girato e mi ha detto: “Ma chi è, Casadei? Vieni qui, sai come ho incontrato mia moglie? Ero a Foggia alla festa del Santo Patrono, c’erano persino i cavalli sul palco, e tu hai detto: Ognuno ora è obbligato a prendere la prima donna che ha vicino e a ballare. Io accanto avevo una donna mai vista prima, abbiamo ballato e dopo ci siamo fidanzati, dopo ci siamo sposati e dopo abbiamo avuto un figlio e l’abbiamo chiamato Raoul”. I timidi, quando ci vedevano suonare, era il loro momento, perché dal palco io li accoppiavo». https://www.google.com/amp/s/www.repubblica.it/venerdi/interviste/2017/08/09/news/raoul_casadei_cesenatico_liscio-172711916/amp/

Una passione inossidabile resta tuttavia la caccia. Ci ha speso anche un bel mucchietto di quattrini. «Sono proprietario di un laghetto a Lido del Savio e tre riserve in Puglia, rispettivamente a Lesina, Martinafranca e Zapponeta. Non vedo l’ora che si apra la stagione per sparare qualche colpo coi miei amici».
https://www.riminibeach.it/notizie/raoul-casadei

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Redazione

ilSipontino.net dal 2005 prova a raccontare con passione ciò che accade sul Gargano ed in Capitanata. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

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