Lo sviluppo del packaging anti-spreco e pro-ambiente

In un momento storico in cui l’attenzione alla tutela dell’ambiente e al risparmio delle risorse del nostro pianeta è a livelli altissimi, il packaging ricopre un ruolo fondamentale nel veicolare l’idea di un’azienda rispettosa della natura e attenta alle abitudini sempre più green dei consumatori. Non solo una mossa di marketing, dunque, ma una vera e propria filosofia che ha investito tantissime aziende dei settori più diversi, dal B2C al B2B, e che sempre più spesso diviene una caratteristica fondamentale per avere successo nel proprio mercato di riferimento. Vediamo insieme le aziende che più di tutte si sono fatte ideatrici di un packaging anti-spreco e pro-ambiente innovativo.

Enzo e il packaging di cartone che diventa gruccia

Enzo è un’azienda italiana leader nella produzione e nella vendita di camicie. Ma non è certo questo ad aver destato l’attenzione di molti esperti di packaging eco-sostenibile. Enzo, infatti, confeziona i suoi abiti in una scatola di cartone che, una volta aperta, può diventare un’utilissima gruccia da utilizzare per appendere i vestiti dentro l’armadio. Sorvolando sulla strepitosa idea della designer canadese che si è occupata di questo packaging innovativo, la scatola-gruccia di Enzo rappresenta anche un ottimo esempio di green packaging, in quanto il cartone è un materiale rispettoso della natura, che non inquina e che può essere riciclato facilmente. In questo senso, se è vostro desiderio trasformare la vostra azienda in una società attenta al green packaging, potrete rivolgervi ad aziende che fanno del rispetto delle normative UE e del packaging anti-spreco una filosofia particolarmente cara al loro brand: ad esempio acquistando scatole in cartone o casse in legno su siti specializzati come Ratioform.it, potrete confezionare i vostri prodotti senza arrecare danni alla natura. Proprio come ha fatto Enzo.

Pedon e un packaging che cade a fagiolo          

Il gioco di parole non sarà il massimo della fantasia, al contrario del packaging sviluppato dall’azienda Pedon nell’ambito del progetto etico ‘Save the Waste’. L’azienda produttrice di legumi e cereali ha scelto la linea green anche per quanto riguarda il confezionamento dei suoi prodotti. Come? Sviluppando una confezione riciclabile al 100% e composta da un materiale che è il risultato degli scarti del fagiolo. Non si tratta di una versione moderna della favola di Jack e del fagiolo magico, ma di una realtà innovativa nel settore del green packaging. La speciale carta, battezzata ‘Crush Fagiolo’, è l’unica ad aver ottenuto la certificazione per il contatto diretto con gli alimenti: un fattore decisivo che ha portato all’eliminazione del pack interno, spesso composto in plastica.

Dal fagiolo al gambero: ecco il Chitosan

Un altro materiale per packaging ottenuto sfruttando gli elementi offerti dalla natura è il Chitosan, un polimero realizzato dall’Università di Singapore e composto da scarti prelevati direttamente dalle conchiglie dei gamberi e di altri crostacei. Si tratta di una soluzione ideale per un packaging eco-sostenibile in quanto è totalmente bio-degradabile, atossico e molto resistente. Inoltre, grazie alle grandi proprietà dei gusci dei crostacei, il Chitosan si rivela anche particolarmente adatto per uccidere i germi e combattere la crescita dei funghi negli alimenti.

Cosmetici in formato solido per evitare la plastica

Paese che vai, eco-packaging che trovi. Anche in Francia, infatti, le aziende dimostrano di essere particolarmente sensibili al confezionamento pro-ambiente: Ethique, una società che si occupa della produzione di cosmetici, ha infatti scelto un make-up in grado di donare bellezza non solo al viso delle sue clienti, ma anche alla natura. L’azienda francese, infatti, ha scelto di sviluppare cosmetici solidi, così da evitare le bottigliette di plastica, prontamente sostituite da scatolette di cartoncino riciclabile e particolarmente rispettose della tutela ambientale.