Storia

Dagli archivi storici spuntano i nomi di tre manfredoniani che perirono nella storica battaglia di Lissa

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(di Maria Teresa Valente ✍)

La storia è fatta di un interminabile susseguirsi di guerre, conquiste e sporadiche tregue e gli studenti ne sanno qualcosa. Chissà quanti si sono trovati a sussultare tra i banchi di scuola quando gli insegnanti hanno chiesto loro di conferire sulla prima guerra mondiale o sulle guerre puniche o… sulla terza guerra d’indipendenza italiana. E proprio sulla terza guerra d’indipendenza, con cui il Regno d’Italia conseguì l’annessione del Veneto, spunta dagli archivi un frammento di storia che appartiene a Manfredonia. Si chiamavano Carpano Luigi, D’Alessandro Luigi e Pinto Michele i tre sipontini che persero la vita al largo di Lissa a bordo del Re d’Italia, la nave ammiraglia della prima flotta della Regia Marina Militare del dopo unità d’Italia.

Quando durante la terza guerra d’Indipendenza l’Italia entrò in conflitto con l’impero austriaco, lo scontro più importante avvenne proprio nelle acque antistanti l’isola di Lissa e sarà la prima battaglia navale della storia tra navi corazzate. La Re d’Italia, voluta da Camillo Benso conte di Cavour e varata nel 1863 a New York assieme alla sua gemella, Re del Portogallo, il 20 luglio del 1866 s’inabissò al largo di Lissa, in una battaglia ricordata per gli eroici gesti, come quella del suo comandante che, ferito ad una gamba, per non mettere a rischio la vita dei suoi uomini rimase immobile sul ponte di comando rifiutando ogni aiuto mentre la nave colava a picco. Delle 550 persone che erano a bordo, se ne salvarono solo 167.

Insieme ai resti della fregata, sui fondali giacciono anche quelli dei nostri concittadini, che oltre un secolo e mezzo fa contribuirono a scrivere la storia d’Italia.

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