“Non dimentichiamo mai i campi dell’orrore”
I giorni erano tutti orrendi , di sangue sparso tra le mura scoloriti di polvere e ruggine – uguali al grigio stagno come luce – rappresentavano l’nferno in terra, i riti e le crudeltà tedesche e fasciste.I Campi di Concentramento in Polonia – come la storia raccontata, dal grande Primo Levi … segnato per sempre nella mente ; come tanta povera gente innocente – quest’ultimo ,scrisse: “se questo è un uomo“. L’uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore.
Chi ha vissuto la guerra ,ha visto solo passare l’anima appesa ai grappoli di rami gelidi di metallo , tra quella schifosa neve degli incubi , fuori da ogni esistenza, inferni solo… negli inverni mostruosi -venduti al diavolo; ditemi : se questo non era macello umano . Difficile immaginare ,per chi non l’ha vissuta in prima persona, la tremendadistruzione … di ogni affetto e bene sulla terra: questa bestia denominata guerra.Mi raccontava spesso il caro babbo, della bruttura e della perdizione dell’anima, del corpo e della mente. Mi diceva: “Vagavo a volte per interi giorni, senza saper nè cosa facessi nè dove mi trovassi, uno strano stato di confusione, tra palazzi crollati e corpi ammazzati di fianco.
Ecco caro figlio, cosa abbiamo vissuto in quel tremendo infernale abisso profondo – che non aveva fondo, non terminava mai . senza avere la possibilità del risalire, sbattuti sui vagoni come animali marchiati ,in quei buoi interminabili – dove gli esseri umani, erano bersagli ,poltiglie smagrite dal dolore segnate ,con le mani ossute strisciate sui luridi muri della voce fievole, come radice non più fiorite … ” – DAGLI STERMINI…BESTIALI FUORI DA OGNI RAGIONAMENTO UMANO.Che di umano non aveva niente – ma solo sangue ,che ha bagnato e lavato la terra, dive passavano corpi scheletri in ogni luogo di perdizione – e di sfregi… perciò ” NON DIMENTICHIAMO MAI I CAMPI DELL’ORRORE” .
di Claudio Castriotta