Voce dal paliotto di un pescatore
Manfredonia – C’ERA un velo sul mare quella mattina, sembrava una vetrina ingigantita allestita di lenzuola blu che si muovevano, si ritiravano, si allargavano, si increspavano come spine luminose alla riva come un rantolo di una vita viva intorno alla scogliera.
L’ acqua brillava nel sole di dicembre odorosa. La vetrina il pomeriggio riapriva la sua serranda, quando le barche spaccavano le onde con la prua. Fu uguale quella notte quando i gabbiani non c’erano ma solo piume di angeli che cadevano sulle acque fredde.
La notte all’improvviso si fece più fonda da coprirmi nella luce dei miei occhi. La mattina dopo la vetrina si riaprì. Niente era uguale a ieri l’ altro, il mare era tempestoso, il cielo rebuffo, il sole si nascondeva in mezzo alle onde: il velo aveva lasciato il posto al metallo con le sue saette di fuoco, i gabbiani giravano spaventati intorno ai caseggiati.
Mio padre si intravedeva tra le montagne di quelle onde mentre se ne tornava nella sua nuova vita. Questo negozio causa maltempo chiude prima.
Di Claudio Castriotta